«L’iter diagnostico-terapeutico seguito in Pronto Soccorso è stato corretto»
In risposta alla lettera inviata dalla Signora V.C. pubblicata sabato 3 agosto ed anche, correttamente, al nostro Ufficio Relazioni con il Pubblico, sentito il personale e il direttore del Pronto Soccorso desidero fornire alcune precisazioni utili per chiarire la situazione descritta. Il riscontro dettagliato alla segnalazione è già stato inviato alla Signora.
Pur comprendendo la difficoltà del momento e la dolorosa esperienza della colica renale vissute dalla paziente, posso garantire che tutto il personale ha operato con correttezza e professionalità per fornire la migliore assistenza possibile.
Il Direttore del Pronto Soccorso ha esaminato con attenzione la segnalazione della Signora V.C. riguardo ai due accessi dell’ 11 e del 17 luglio e sottolinea che il calcolo, correttamente diagnosticato durante il primo accesso, era già in via di espulsione spontanea, l'iter diagnostico-terapeutico seguito è stato corretto e la scelta di ricorrere a una visita privata a fronte di un percorso già programmato in sede ospedaliera e con il Servizio Sanitario Regionale (quindi pubblico) è stata presa dalla Signora V.C. in piena autonomia.
Riguardo al mantenimento a digiuno, questa decisione è stata presa poiché, in attesa dei risultati della diagnostica, non era possibile escludere un intervento in sala operatoria. Ci scusiamo per il disagio legato alla mancanza di cuscino e coperta, dovuta all'elevata affluenza di utenti e pazienti in quel momento.
Durante il primo accesso la Signora è stata sottoposta ad un iter diagnostico-terapeutico completo e la durata della permanenza in struttura, di sei ore dal triage alla dimissione, è congrua rispetto agli esami effettuati ed alle cure prestate.
Da tali azioni è emerso un quadro nella norma rispetto alla patologia presente ed è stata prescritta la terapia necessaria alla mitigazione del dolore ed all’espulsione del calcolo.
Nel secondo accesso, per recidiva, è stata effettuata la diagnostica necessaria e la Signora è stata posta in osservazione per ripetere gli esami al mattino successivo. Il quadro lasciava propendere per un’espulsione del calcolo spontanea e per via naturale e quindi non è stato effettuato alcun intervento chirurgico.
Auspicando di aver chiarito quanto accaduto mi associo all’augurio alla Signora V.C. da parte del personale del Pronto Soccorso di una pronta ripresa e ringraziando per lo spazio concesso a questa doverosa replica porgo i più cordiali saluti.