«L’impatto della dieta sulla struttura del microbiota» Conferenza di Erika Pizzato e Ileana Benvicinni a La Salle
Alle 18 di oggi, sabato 20 maggio, la Biblioteca di La Salle propone nella sala consiliare del Municipio la conferenza «L’impatto della dieta sulla struttura del microbiota» tenuta da Erika Pizzato (a sinistra nella foto con Ileana Benvicinni), seguita dall’intervento dal titolo «La salute passa dall’intestino: akkermansia, un batterio rivoluzionario per la gestione del peso e della glicemia» a cura di Ileana Benvicinni. «La nutrizione ha un impatto significativo sia sulla morbilità che sulla mortalità in tutte le specie animali, uomo compreso. - afferma Erika Pizzato, dietista con master in fitoterapia clinica, culinary nutrition e cucina antiaging e con formazione continua presso la Scuola Microbioma Umano di Torino - È dimostrata, infatti, l’esistenza di un chiaro rapporto causa-effetto tra lo stato di salute e alcuni modelli dietetici capaci di apportare alimenti specifici e particolari gruppi di nutrienti. Ma quanto lo stile alimentare possa contribuire a dar forma al microbiota intestinale, quella meravigliosa collettività di microrganismi diversi che popolano il nostro intestino, è un punto chiave da comprendere, poiché vi sono chiare connessioni tra lo stile dietetico e la salute in generale e tra il microbiota e il profilo metabolico nel medesimo ospite». Esiste un nesso tra le sostanze introdotte con la dieta e la composizione che può assumere il microbiota intestinale: «Quando adottata - prosegue Erika Pizzato - la dieta consente di migliorare il profilo metabolico e quello infiammatorio di soggetti affetti da obesità, ipertensione, diabete e gotta, tanto quanto l’approccio farmacologico. Lo studio della relazione tra lo stile alimentare e il microbiota potrebbe avere delle importanti conseguenze anche in ambito terapeutico, consentendo l’uso strumentale delle diete per modulare il microbiota in quanto possibile mediatore di numerose patologie dell’uomo». Ileana Benvicinni, dottore di ricerca in Neuroscienze e Nutritional Advisor per Metagenics Italia, terminerà la serata con un intervento sulla relazione tra il microbiota intestinale e la sindrome metabolica e le nuove prospettive di intervento tramite l’akkermansia muciniphila pastorizzata, un postbiotico di ultima generazione per la gestione della glicemia che costituisce il 3-5 per cento del microbiota: «In Italia 1 individuo su 4 soffre di sindrome metabolica e la scoperta delle potenzialità di questo batterio anaerobio, in ambito salutistico e clinico, rappresenta un’ulteriore opportunità per supportare il controllo glicemico e sostenere le funzioni di barriera intestinale con un perfetto profilo di sicurezza e tollerabilità» conclude Ileana Benvicinni.