L’ex latteria sociale di Chenière a Pollein ospiterà un museo e un forno comunitario
Fino al 1969 era utilizzato come latteria. Poi sono sopraggiunti la chiusura e l’abbandono che, negli ultimi anni, ha portato il fabbricato a uno stato di grave degrado. Ora l’Amministrazione comunale di Pollein guidata dal sindaco Angelo Filippini ha deciso di restituire all’utilizzo pubblico l’ex latteria di Chenière e di trasformarla in un forno comunitario con uno spazio destinato a museo etnografico. Il primo passo, però, è quello di rimuovere le macerie - parte del tetto è infatti crollata - in modo che i professionisti possano entrare in sicurezza ed effettuare i rilievi necessari ad eseguire il progetto definitivo ed esecutivo.
«Si tratta di un edificio definito “documento”, che stava lentamente andando in rovina. - spiega il sindaco di Pollein Angelo Filippini - Ci siamo resi conto che dovevamo intervenire adesso perché, se avessimo aspettato ancora un po’, sarebbe crollato completamente. Mi sono quindi chiesto che cosa mancasse al nostro paese e la risposta è stata: un forno comunitario. Così è nata l’idea di riqualificare l’ex latteria e di destinarne una parte a museo, con l’esposizione dei vecchi strumenti che venivano utilizzati per la lavorazione del latte tra cui la grande caldaia ancora presente all’interno, e una parte a forno da utilizzare per le festività o da parte dei privati che abbiano voglia di fare il pane. Tanti paesi ne sono dotati ma Pollein non ne ha ancora uno».
Proprio al fine di liberare l’accesso dai detriti, il Consiglio comunale di Pollein ha stanziato una cifra di 10mila euro all’interno della variazione di bilancio approvata durante la seduta di mercoledì 30 giugno scorso.
«Si tratta di un edificio pregevole, con cantine coperte da volte e riteniamo che recuperarlo sia importante per la comunità. - prosegue il sindaco di Pollein Angelo Filippini - La proprietà non può essere definita con precisione perché era dei soci che conferivano il latte. Perciò il Comune ne verrà in possesso tramite una misura espropriativa per pubblica utilità. La progettazione è stata affidata all’architetto Laura Fromage di Aosta. Non sappiamo ancora i costi precisi dell’opera ma credo che supererà i 300mila euro. Per quanto riguarda i tempi, l’auspicio è di concludere la fase progettuale entro dicembre e di essere quindi pronti per la fine dell’anno ad affidare i lavori».