«L’esternalizzazione della gestione dello Splendor e della Saison salvaguardi la cultura valdostana»

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L’associazione culturale Patoué eun meuzecca, vista la deliberazione di Giunta regionale numero 1623 di dicembre 2022, avente come oggetto l’esternalizzazione della gestione tecnico amministrativa e artistica del Teatro Splendor di Aosta e della Saison Culturelle, pur non entrando nel merito politico della scelta, esprime stupore sulle motivazioni: «Non vi è vivacità imprenditoriale privata…», oppure per «Le criticità» evidenziate dallo studio legale incaricato e fatte proprie dalla Giunta. «Se dopo decenni di Saisons organizzate direttamente dall’Amministrazione regionale esistono tali criticità forse non è la Saison a dover essere esternalizzata. - si legge in una nota - Tutto ciò premesso Patoué eun meuzecca auspica che in quinta Commissione, magari anche a seguito di audizioni dei rappresentanti dell’infinità di realtà culturali valdostane - musicali, teatrali, coralistiche - la deliberazione in oggetto venga integrata nel progetto guida, specificamente nella parte della direzione artistica, prevedendo e salvaguardando la promozione della cultura valdostana che sta lentamente morendo davanti agli occhi di tutti. Vedi lo stato d'allarme in cui vivono istituzioni come il Brel o come il Centre d'Etudes Francoprovençales René Willien, uno sprovvisto di dirigente dedicato, e l'altro dell'immobile in cui svolgere le attività, senza contare la Maison de Mosses di Runaz, sede dell'Avas, su cui pende l'alienazione come una spada di Damocle».

Il dibattito in Consiglio Valle

La decisione della Giunta regionale di esternalizzare la gestione tecnico amministrativa e artistica delTeatro Splendor e della Saison Culturelle, a partire dalla stagione 2023-2024, è stata trattata nell’adunanza del Consiglio regionale di giovedì 12 gennaio.  A sollevare la questione, attraverso 2 question time, sono stati i consiglieri Pierluigi Marquis di Forza Italia e Erika Guichardaz di Progetto Civico Progressista. A rispondere alle interrogazioni è stato l'assessore ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz, premettendo che «La Regione non si sta privando delle Saison e della sua organizzazione». L’assessore Jean-Pierre Guichardaz ha poi ricordato che, ad aprile 2022, è stato chiesto alla Struttura competente di sottoporre alla Giunta un progetto per la futura gestione tecnico-amministrativa e artistica del Teatro Splendor, a partire dalla stagione 2023-2024, con l’obiettivo di «Salvaguardare la continuità del Teatro e dell’offerta artistica per il tramite di una delle forme di gestione previste dall’ordinamento».

Il progetto è stato approvato mercoledì 28 dicembre e, ha spiegato l’assessore Guichardaz, «Consiste in un appalto pubblico di servizi per la gestione del Teatro e delle attività artistico-teatrali della durata di 2 anni di primo affidamento, con previsione espressa della facoltà di ripetizione del servizio per ulteriori 2 anni. I servizi oggetto dell’appalto sono i servizi culturali e segnatamente la Saison Culturelle, i servizi tecnici ed eventualmente il servizio di gestione del bar». L'Assessore si è detto disponibile ad approfondire in Commissione la questione in quanto «L’intenzione per il futuro è acquisire da un solo soggetto privato i servizi necessari alla realizzazione della Saison Culturelle e questo per far fronte in modo particolare alla riduzione del personale interno e alle connesse competenze acquisite in anni di esperienza diretta. La Regione   non sta dunque concedendo il Teatro Splendor ad un soggetto privato autorizzandolo, sulla base di un contratto di servizio, ad organizzare una sua stagione culturale, da cui ricavare gli introiti a remunerazione del proprio operato. Sta cercando di acquisire in blocco una serie di servizi restando l’organizzatrice della Saison, di modo da sfruttare le possibilità del mercato e compensare la carenza interna di personale».

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