L’estate del grande ritorno dei turisti stranieri nei rifugi
«Rispetto a quello che abbiamo passato gli scorsi anni, non ci possiamo certo lamentare». Sono chiare le parole di Andrea Benedetti, gestore del Rifugio Chabod di Valsavarenche e presidente dell’Associazione dei Rifugi Valdostani rispetto a una stagione estiva che rimane ancora aperta e un mese di settembre che si preannuncia buono, con moltissime prenotazioni.
«Sono finalmente ritornati gli stranieri - puntualizza Andrea Benedetti - e nel complesso l’estate si sta rivelando soddisfacente, pur con alti e bassi. Le condizioni dei ghiacciai, la mancanza di acqua, il gravissimo episodio della Marmolada ha fatto sì che ricevessimo alcune disdette soprattutto da parte di alcuni gruppi Cai. Ciò non è avvenuto per fortuna per i tour organizzati dalle agenzie o direttamente dalle guide. Agosto sta procedendo bene e anche per il mese di settembre abbiamo ancora diverse prenotazioni anche se con l’apertura delle scuole le presenze degli italiani caleranno; potremo contare ancora su un buon numero di stranieri, se il tempo terrà».
«Abbiamo lavorato bene a giugno e per la prima metà di luglio. - afferma Paolo Comune del Rifugio Città di Mantova di Gressoney-La- Trinité che dispone di 120 posti letto - Poi purtroppo dopo il disastro della Marmolada e soprattutto dopo le dichiarazioni del Sindaco di Saint-Gervais, (che ha proposto per scoraggiare la salita al Monte Bianco, il versamento di una cauzione di 15mila euro, di cui 10mila euro pari “al costo medio dei soccorsi” e 5 mila euro per “le spese di sepoltura) le richieste sono crollate. Una vera batosta per il nostro settore, siamo scesi al 50 per cento delle presenze solite. Le condizioni climatiche ora sono buone e l’abbassamento delle temperature degli ultimi giorni ci dà una mano. Saremo aperti fino a domenica 18 settembre».
«Direi che la stagione è andata molto bene. - commenta Alessio Berthod che con la moglie Moira Henriet gestisce il rifugio Chaligne di Gignod - Non abbiamo avuto, come è capitato a molti, problemi con l’acqua, grazie ad una sorgente vicina. Sempre occupati per tutta la stagione i nostri 32 posti letto e anche le nuovissime “stars box”, (speciali casette in legno con il tetto apribile, che consentono di dormire al cospetto del cielo stellato) la novità degli ultimi anni. Abbiano visto un buon ritorno da parte degli stranieri, soprattutto olandesi, belgi, svizzeri».
A Fontainemore, la gestione del Rifugio Barma è affidata ad Alberto Calaba e Luca Busso insieme alle mogli, le sorelle Monica e Daniela Armani. «Grazie al bel tempo, l’affluenza quest’anno è stata decisamente elevata. - commenta Alberto Calaba - La stagione è partita subito bene a giugno e ora proseguirà fino alla fine di settembre. La novità più bella è il ritorno finalmente degli stranieri che stanno scoprendo l’Alta Via: tanti europei, tedeschi, olandesi, ma anche finlandesi e nord americani».
Una stagione eccezionale, con condizioni meteo ideali, ma il gravissimo problema resta quello della mancanza dell’acqua. E’ questo il quadro che dipinge Renzino Cosson gestore del Rifugio Bertone di Courmayeur. «Siamo stati costretti a chiudere le toilette al mattino fino a mezzogiorno per razionalizzarne l’uso - spiega il gestore - ma la gente fa fatica a capire, c’è un totale mancanza di sensibilità. L’afflusso degli escursionisti al Tour du Mont Blanc aumenta di anno in anno, ma occorre capire che le risorse non sono illimitate. Per ciò che ci riguarda, a fronte di 90 posti a disposizione, quest’anno abbiamo deciso di accettarne solo 50. E abbiamo richieste già per l’anno prossimo».