L’estate che non arriva frena il turismo “Mese di giugno salvato dagli stranieri”
Un’estate caratterizzata da una partenza a rilento in tutta la Valle d’Aosta. Le temperature ancora piuttosto basse nelle città del nord non hanno di certo incoraggiato le prenotazioni e la voglia di andare in montagna e molti attendono ancora che il tempo si giri una volta per tutte al bello. La conferma viene da Luigi Fosson presidente Adava. «Purtroppo non sta andando benissimo. - sottolinea Luigi Fosson, titolare del 5 stelle di Champoluc Au Charmant Petit Lac - Le prenotazioni sono un po’ rallentate a causa del tempo incerto delle ultime settimane con un clima, fino a qualche giorno fa, piuttosto fresco e piovoso. Logicamente la gente, che nei mesi di giugno e luglio decide quasi all’ultimo per spostarsi, si è fermata, in attesa che la situazione migliori. Ora pare che la meteo debba cambiare, per cui siamo fiduciosi».
«La seconda metà di giugno nonostante tutto, è stata abbastanza buona, anche se sicuramente non sarà un mese da ricordare. Ora a partire da questo fine settimana sembra che ci sia un po’ di movimento in più. - commenta Jeannette Bondaz, referente Adava per la città di Aosta - Luglio e agosto per il momento sono molto tranquilli, con numeri non esaltanti in quanto a prenotazioni. Siamo tutti in attesa di vedere decollare la stagione, come normalmente ci si aspetta in questo periodo dell’anno; ovviamente la meteo è la causa numero uno delle non partenze da parte dei turisti. Speriamo che con l’arrivo del caldo, le persone abbiano voglia di rifugiarsi in montagna. Incrociamo le dita».
Anche in Val d’Ayas la situazione non è esaltante. «Il mese di giugno non è andato molto bene - rimarca Herman Buchan, titolare dell’Hotel Castor e referente Adava per la località del Monte Rosa - Il tempo sicuramente non ha aiutato, rispetto allo scorso anno quando avevamo avuto presenze da record in questo periodo. Per ciò che riguarda i mesi di luglio e agosto, per il momento stiamo procedendo discretamente seppure non ai livelli del 2023. Siamo in attesa del caldo, che convincerà le persone a decidersi per la montagna».
Le strutture ricettive di Courmayeur stanno lavorando quasi esclusivamente con il tour du Mont Blanc. «Questa tendenza si sta accentuando sempre maggiormente negli ultimi anni - dice Alessio Berthod, referente Adava per Courmayeur - Il turismo nella nostra località è strettamente legato alla clientela straniera (con turisti che provengono da tutto il mondo) in cerca di esperienze sportive di un certo livello, come i trail che si svolgono a luglio e agosto. Questo tipo di clientela non è vincolata dalle condizioni meteo e, visto che proviene da località anche molto distanti, effettua comunque la propria vacanza. Italiani dalle nostre parte se ne vedono sempre meno e questo dovrebbe fare riflettere tutti. In ogni caso, se il tempo dovesse cambiare sicuramente qualcosa si muoverà per le prossime settimane».
«Siamo stati fortunati, senza le 2 settimane di fine giugno dedicate al biliardo, con tutta probabilità, saremmo nelle stesse condizioni dei nostri colleghi delle altre località della Valle d’Aosta» è la considerazione di Alessandro Perosino di Saint- Vincent, vicepresidente Adava e albergatore della Riviera delle Alpi. «Anche quest’anno è andata benissimo, con 2.600 partecipanti al Campionato italiano, un record di iscritti, e 2 settimane per noi al top. - prosegue il titolare dell’Hotel Elena - In effetti ora, con le partenze del fine settimana, ci sarà un calo nei primi 15 giorni di luglio, anche se le richieste poi riprendono per fine mese e per agosto, in linea con gli anni passati. Per fortuna abbiano fatto un bell’inverno, perché indubbiamente in estate la situazione meteo condiziona i turisti al 90 per cento. Notiamo che anche l’entusiasmo post Covid si è già un po’ affievolito».
«La meteo purtroppo ha inciso tanto e gli italiani (soprattutto i turisti di prossimità) nel mese di giugno sono mancati, disattendendo le aspettative degli operatori - conferma Daniele Valverde, referente Adava per la valle di Gressoney - Per fortuna la zona del Monte Rosa rimane molto gettonata da parte degli stranieri, soprattutto gli alpinisti, che avendo prenotato il viaggio, solitamente non disdicono a causa del maltempo. Questa fetta di turisti, però, frequentando prevalentemente i rifugi in quota, non crea indotto per il paese. Di questo ovviamente risentono negozi, bar e ristoranti. Per quanto riguarda le prenotazioni per luglio e agosto, al momento stanno procedendo un po’ a rilento, ma siamo sicuri che non appena arriverà il caldo, le richieste riprenderanno. In questo senso, siamo ottimisti».