L’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori: «Negato un aiuto a chi vive gravi difficoltà economiche»

L’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori: «Negato un aiuto a chi vive gravi difficoltà economiche»
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Con 20 astensioni e 14 voti a favore, il Consiglio Valle ha respinto l'iniziativa con cui il gruppo Lega Vallée d’Aoste chiedeva al Governo regionale di predisporre una misura di sostegno per i genitori separati o divorziati attraverso l'erogazione di contributi economici per l'abbattimento del canone annuo di locazione in immobili adibiti a propria abitazione.

Sulla questione interviene con una nota il presidente dell’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori Ubaldo Valentini. «Coerente con le scelte politiche fatte fino ad oggi, - sostiene Ubaldo Valentini - il Consiglio Valle ha negato la possibilità, per i prossimi anni, di chiedere un contributo a copertura degli affitti per i genitori separati che si trovano in gravi difficoltà economiche, così come proponeva l’ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega Andrea Manfrin. Meraviglia l’asservimento del Partito democratico alla volontà di forze politiche che si sono sempre disinteressate delle separazioni e degli affidi dei minori e che arriva a sostenere che non potevano votare a favore perché non ci sono i soldi in cassa». A tal proposito Ubaldo Valentini aggiunge: «Peccato che l’ordine del giorno non richiedeva alcuna copertura finanziaria, poiché sarebbe rientrata nel bilanci regionali dei prossimi anni. Con la sua approvazione, si voleva ridare dignità ai padri separati poveri, costretti a vivere in macchina e ad affollare le mense pubbliche e che non possono permettersi una casa dignitosa per accogliere i propri figli quando sono con loro, i quali, quasi sempre, finiscono per rifiutare quel genitore per la disparità abitativa, e non solo, con quella della madre collocataria, quasi sempre assegnataria della casa familiare e coniugale». Il Presidente dell’Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori commenta: «Per gli amministratori regionali i minori e il genitore più debole non rientrano nelle “loro” priorità; i frequenti suicidi di padri separati a causa della cattiva gestione dell’affido dei figli non è una emergenza. Il malfunzionamento dei servizi sociali, spesso succubi delle lobby di genere, politiche ed economiche, che vivono proprio sul loro disservizio, è causa di conflittualità genitoriale ed estromissione di un genitore dalla loro vita, di alienazione genitoriale, del malessere dei minori; i finanziamenti a pioggia e senza alcun riscontro e coordinamento tra i vari erogatori dei soldi pubblici alimentano le disuguaglianze tra il genitore affidatario/collocatario (in Valle d’Aosta la madre nella quasi totalità dei casi) e l’altro genitore, spesso perseguitato dalle istituzioni e costretto a vivere in macchina e a chiedere un pasto alle mense per poveri».

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