“L’Assessorato dell’Agricoltura? Non è responsabile ma parte lesa”

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«L’Assessorato dell’Agricoltura non è responsabile ma parte lesa. I ritardi nei pagamenti delle misure strutturali sono imputabili in parte al continuo rinvio della consegna degli applicativi da parte di Agea e, negli ultimi mesi, anche all’attesa della definizione della revisione dell’istruttoria da parte di Area». In una nota emessa nella giornata di giovedì scorso, 8 febbraio, l’Assessorato dell’Agricoltura respingeva l’attacco lanciato dalla minoranza in Consiglio Valle dopo la bocciatura della mozione che chiedeva la proroga fino al 2020 degli anticipi alle aziende agricole. Proprio nella giornata di giovedì l’assessore all’Agricoltura Alessandro Nogara è stato a Roma per ribadire la necessità di risolvere al più presto le problematiche.

In Consiglio Valle, Alessandro Nogara ha sottolineato che «il mondo agricolo vuole avere i soldi che gli spettano, non vuole più gli anticipi che poi devono essere restituiti, causando ulteriori criticità alle aziende. In linea con quanto comunicato due settimane fa, Agea ha liquidato più di 5 milioni di euro». Ieri, venerdì, è stato firmato un altro decreto per la misura 10 (agroambiente) del 2015 di oltre 1,5 milioni e un’integrazione della misura 13 del 2016. «Oltre a questo, ci saranno entro la metà di febbraio ulteriori decreti che chiuderanno tutte le misure relative alle annualità 2015 e 2016. - sottolinea l’assessore Nogara - C’è poi la buona notizia della Pac (Politica agricola comune) con pagamenti per un totale di 2,3 milioni di euro e che riguardano soldi che non sono stati anticipati e che gli agricoltori non devono quindi restituire. Per le aziende sotto controllo e con anomalie, invece, al momento Agea non procede al pagamento» e saranno oggetto di trattazione nel corso di incontri nelle prossime settimane.

Rassicurazioni che non placano la minoranza. In una nota, Alpe, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, Movimento 5 Stelle e Coalition Citoyenne-Mouv attaccano duro: «Le bugie hanno le gambe corte. Nel corso dell’audizione di giovedì 8 ottobre, il Presidente dell'Associazione viticoltori valdostani (Vival) ha rappresentato una situazione di difficoltà per le aziende e le associazioni, visti i ritardi di oltre 2 anni nei pagamenti, e ha auspicato che l'Amministrazione regionale metta a disposizione gli anticipi riguardanti le misure del Programma di sviluppo rurale degli anni passati, al fine di sostenere l'attività di un settore che ha subito nel corso del 2017 significativi danni derivanti da eventi atmosferici avversi e per non pregiudicare l'azione delle associazioni e la loro partecipazione a iniziative promozionali, quali ad esempio l'imminente Vinitaly. L'audizione ha quindi smentito chiaramente le parole dette in Consiglio dall'assessore Nogara. È questa l'ennesima dimostrazione di un Governo più attento agli slogan e all'immagine, che alla soluzione dei problemi».

«Ulteriori anticipazioni non sono più possibili in quanto si configurerebbero come aiuti di stato, come peraltro sottolineato in Consiglio Valle. - ribatte Alessandro Nogara - Ribadisco il grande lavoro che si sta facendo per risolvere i ritardi accumulati da Agea nell’erogazione dei pagamenti, che in questo ultimo periodo hanno visto una positiva accelerazione. Spiace constatare che si facciamo speculazioni politiche su una tematica le cui responsabilità non sono attribuibili all’Amministrazione regionale, che è impegnata a rilanciare un settore purtroppo negli anni sacrificato».

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