L’Arer ha rimosso i cumuli di rifiuti al Quartiere Cogne
Un sospiro di sollievo tra i residenti delle case popolari Arer di via Pollio Salimbeni, nel Quartiere Cogne di Aosta, quelle che, fino a pochi giorni fa, avevano nel cortile cumuli di rifiuti a fianco dei cassonetti della spazzatura. Dopo l’articolo pubblicato da La Vallée Notizie sabato scorso, in cui i residenti denunciavano una situazione inaccettabile, operai dell’Arer hanno portato via l’immondizia all'ingresso del cortile. «Siamo intervenuti perché era un’emergenza nelle nostre aree. - conferma la dirigente del Servizio Tecnico e Utenza dell'Arer Alessia Bosco - Una problematica che si era già verificata in passato, anche se prima succedeva con materiali ingombranti, gente che invece di telefonare alla ditta preposta per il ritiro li abbandonava nei pressi dei cassonetti. Con l’introduzione della eco-tessera per i cassonetti dell’indifferenziata la situazione si è molto complicata, perché chi non ce l’ha non può aprirli. Se poi si aggiungiamo che con questa operazioni si paga, è chiaro che ci sono delle persone che preferiscono abbandonare i rifiuti per terra». C’è chi ritiene che nelle case popolari di via Pollio Salimbeni su 180 famiglie circa il 60 per cento sia esonerato dall’avere la tessera perché a basso reddito e quindi non deve pagare la tassa sui rifiuti. È vero? Per la dirigente Alessia Bosco tutto ciò è assurdo: «Non ce l'hanno perché non l’hanno richiesta, dato che non esiste la possibilità di essere esentati per il basso reddito perché la tessera debbono averla tutti i residenti del Comune di Aosta». Quindi non si sa esattamente quanti oggi ne siano ancora privi? «L’Arer non può sapere chi non ce l'ha - risponde Alessia Bosco - ma certamente il Comune può accertare quanti e chi sono gli utenti non in regola. Stiamo lavorando in sinergia sia con il Comune di Aosta sia con la Regione per cercare in qualche modo incrociare i dati e mettere a fuoco quale sia la situazione». Sulla percentuale dei senza tessera poi Alessia Bosco è alquanto scettica perché «Se fosse davvero così alta saremmo sommersi dall'immondizia». Per questa volta dunque la pulizia e il decoro sono stati ristabiliti in via Pollio Salimbeni, però Alessia Bosco avverte: «Non continueremo a farlo, dato che non è possibile che si faccia noi lo smaltimento dei rifiuti al posto del Comune e non è corretto nello stesso tempo che i cittadini invece di uniformarsi alle regole comunali si comportino in maniera del tutto errata».