L’abbraccio di Mirandola ai volontari valdostani a dieci anni del terremoto

L’abbraccio di Mirandola ai volontari valdostani a dieci anni del terremoto
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Si è svolta domenica scorsa, 29 maggio, a Mirandola, in provincia di Modena, la cerimonia per il decimo anniversario del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna.

Furono 2 le scosse principali: alle 4.03 di domenica 20 maggio la prima, di magnitudo pari a 5.9 gradi della scala Richter e con una profondità di 6,3 chilometri. La seconda alle 9 di martedì 29 maggio di magnitudo 5.8 gradella scala Richter e con una profondità 10 chilometri.

La Protezione Civile valdostana si mosse sin dai primi giorni ed in particolare il 22 maggio la colonna mobile giunse nel Comune di Mirandola in via Toti.

Il campo rimase attivo, ospitando circa 450 persone, dal 28 maggio al 22 agosto. Molti di più furono coloro che usufruirono della cucina del campo tanto che furono 28.100 i pasti serviti nei 3 mesi della attività.

I volontari che parteciparono alla missione furono 251 - 213 della Protezione Civile e 38 Vigili del Fuoco - accompagnati da una decina di funzionari della nostra regione.

Una missione certamente molto impegnativa soprattutto per la presenza di ben 13 nazionalità diverse all’interno del campo, come sempre però i legami che si sono creati sono inossidabili.

Durante la cerimonia sono stati ricordate le persone decedute o ferite e poi tutti gli intervenuti hanno voluto sottolineare l’amicizia nata dall’avere condiviso questa tragica esperienza e la volontà, a 10 anni dal sisma, di guardare oltre le tragedia ed investire sui rapporti maturati nel corso degli anni.

Agli eventi in programma ha partecipato una delegazione di volontari della Protezione Civile e di Vigili del Fuoco valdostani e un gruppo di funzionari della Struttura regionale oggi in pensione a testimonianza del solido rapporto maturato. Ha altresì partecipato alla manifestazione la banda comunale La Lyretta di Nus.

«Per noi è stata un’esperienza indimenticabile, giorni intensi, non sempre facili. - commenta il presidente del Coordinamento regionale delle Associazioni di Protezione Civile Maurizio Lanivi - Quando ci fu la seconda scossa eravamo già a Mirandola: 2 Vigili del Fuoco volontari rimasero lievemente feriti e alcuni volontari che si trovavano dentro ai container rimasero scioccati. Inoltre la presenza di ben 13 nazionalità diverse resero complicata la gestione della cucina. Ma come sempre la risposta dei volontari fu molto efficace e il campo rimase operativo fino a quando fu necessario. Come nel caso dell’Abruzzo il legame che si è creato rimane indissolubile, tanto che diverse volte all’anno volontari e residenti a Mirandola si incontrano».

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