Krav Maga, presentati gli azzurri per i Mondiali Diciotto sono i valdostani selezionati per Roma
La sala consiliare del Municipio di Sarre ha ospitato sabato scorso, 19 novembre, la presentazione ufficiale della squadra italiana di Krav Maga che parteciperà al Campionato del Mondo in calendario da giovedì 8 a domenica 11 dicembre a Roma. L’assegnazione dell’organizzazione del Mondiale di quest’attività di combattimento di origine israeliana è avvenuta nei mesi scorsi a Nizza in Francia, visto che in lizza per l’appuntamento 2022 erano pure la Francia e la Germania e al valdostano di Sarre, Joe Carere, è stato affidato l’incarico di tecnico selezionatore della nazionale da parte della Federazione Italiana Krav Maga.
Su 60 atleti convocati appunto da Joe Carere, 18 sono i valdostani - lui compreso - che parteciperanno nelle diverse categorie: la Junior Tecniques Under 10 vedrà impegnato il giovane Fabio Trieste, mentre Mattia Pellin ed i fratelli Federico Piotti e Tommaso Piotti gareggeranno nella Junior Tecniques Cadetti. Per la Senior Tecniques daranno dimostrazione di tecnica la coppia femminile Monica Felappi e Giorgia Mazzocchi, oltre a Marc Jerusel e Massimiliano Torraco. Joe Carere è iscritto nella Senior Combat, la stessa categoria in cui saranno Nicola Apicella, Gianfranco Cannistrà, Gilbert Comé, Edy Milliery, Luis Piromalli, Antonio Trieste e Michel Vuillermoz. Piromalli e Apicella sono stati pure selezionati per esibirsi in coppia nella Combat Tecniques.
Inoltre la dodicenne Zoe Cannistrà scenderà sul tatami venerdì 8 per una dimostrazione insieme a Mister Carere: per chi non partecipa al Mondiale infatti è previsto il Campionato internazionale di Tecniques. «Si tratta di una dimostrazione - dichiara Joe Carere - che permetterà di evidenziare come anche i più piccoli hanno la capacità di eseguire le tecniche di difesa personale.»
A Roma, sottolinea Joe Carere «Andiamo con l’obiettivo di ottenere dei risultati importanti, compresi dei podi, ma anche con lo scopo di fare emergere l’attività di krav maga, portata in Italia una trentina di anni fa dall’ex campione Giuseppe Palma, attuale presidente della nostra Federazione, come è successo in passato per le altre discipline nate per difesa personale e che nel tempo sono riuscite ad ottenere il passaporto per le Olimpiadi».