Katerina Poladjan, Zukunftsmusik (Fischer Verlag)
Termina con la presentazione del finalista di lingua tedesca l’esposizione delle opere in lizza per il Premio Grand Continent. Primo premio letterario di respiro europeo, il vincitore dell’edizione di quest’anno verrà annunciato domenica 18 dicembre a Courmayeur, ai 3.466 metri di altezza di Punta Helbronner.
Katerina Poladjan, Zukunftsmusik (Fischer Verlag)
In Zukunftsmusik (Il suono del futuro), Katerina Poladjan traccia un ritratto della società russa poco prima dell'era Gorbaciov. Il suono del futuro è già nell'aria, ma per il momento la vita continua in una via di mezzo a volte comica, a volte tragica. Una storia di grande umorismo e tenerezza all'alba di una grande svolta storica, le cui conseguenze si ripercuotono ancora oggi.
La data è l'11 marzo 1985. Da qualche parte in Siberia, a migliaia di chilometri da Mosca, una nonna, una madre, una figlia e una nipote vivono in una kommunalka, i famosi appartamenti comunali tipici dell'Unione Sovietica. In cucina, la marcia funebre di Chopin esce da un vecchio transistor e risuona in tutto il Paese quel giorno, come ogni volta che l'Unione Sovietica piange uno dei suoi grandi statisti. E, come tutti sanno, a quei tempi questo accadeva spesso.
Dopo la morte di Breznev nel 1982, Yuri Andropov inaugurò la serie di decessi di capi di Stato già senili ad appena due anni dal loro insediamento; l'11 marzo 1985 fu la volta del compagno Segretario Generale Konstantin Chernenko, che aveva trascorso la maggior parte del suo breve regno come capo di Stato in ospedale, dando così l'immagine di un "fantasma sulla porta della morte". "Il trionfo del marxismo-senilismo", titolava all'epoca Le Canard enchaîné. Il popolo russo è stato scoraggiato dal valzer dei vecchi compari del regime, segno della decadenza dell'onnipotente Unione Sovietica.
Ma in questo romanzo nessuno sospetta che non sia più onnipotente e che Gorbaciov, che succederà a Chernenko, abbatterà presto il colosso. Così, nella kommunalka, tutti si dedicano ai loro affari quotidiani.
La nonna Varvara, ostetrica in pensione, continua a mettere al mondo dei bambini, la figlia Maria prosegue il suo lavoro al Museo di Storia Naturale dove sogna l'amore ai piedi di un vecchio mammut, mentre la figlia Janka blocca la vasca del bagno comune, con grande disappunto di tutti i coinquilini.
L'idea del Premio Grand Continent nasce dal Groupe d'études géopolitiques de l'Ecole Normale Supérieure di Parigi, che pubblica dal 2019 la rivista Le Grand Continent, diretta da Gilles Gressani, grazie a una collaborazione esclusiva con la funivia Skyway Monte Bianco e al sostegno del Consiglio Valle, dei Comuni di Courmayeur e di Aosta e del Geie Tmb, Gruppo Europeo di Interesse Economico del Traforo del Monte Bianco. Ulteriori informazioni nel sito all’indirizzo https://3466.eu/.