Jovençan piange il sindaco Riccardo Desaymonet Una vita di silenzioso impegno per la comunità

Jovençan piange il sindaco Riccardo Desaymonet Una vita di silenzioso impegno per la comunità
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Era un uomo avaro di parole Riccardo Desaymonet, ma ricco di coerenza e di fatti. Persona rara in un contesto di esibizionisti, era stato il fattore decisivo per vincere le elezioni comunali di Jovençan e diventare sindaco, in un paese troppo spesso diviso da futili questioni. Con il suo modo di fare, dimostrato sin dal 1987 come geometra della gente e del territorio, la sua attenzione e la sua disponibilità si era confermato come un sindaco senza proclami e al lavoro per tutti.

Il suo ufficio a Jovençan per trent’anni è stato il ritrovo del Consorzio di miglioramento fondiario del paese, un’istituzione importante in un paese ancora a fortissima vocazione agricola, così come era amministratore dell’alpeggio di Grimondet a Gressan, appartenente alle famiglie di Jovençan. Ma di lui ricordiamo pure l’iniziativa, su incarico della Regione, che portò all’eliminazione dopo più di vent’anni dei contestati punteggi del teatro romano di Aosta.

Giocatore di rebatta e unionista sin da giovane, quando si trasferì a Introd, pur mantenendo la sua attività professionale nella casa di famiglia nel borgo di Jovençan, divenne presidente della locale sezione unionista, consigliere dal 2000, assessore ai lavori pubblici dal 2005 e vice sindaco dal 2010 dell’amministrazione guidata da Vittorio Anglesio, un amico che come molti lo apprezzava. Si dimise al momento della sua adesione all’Union Valdotaine Progressiste, coerente come sempre, abbracciando un progetto di rinnovamento autonomista che lo coinvolse con convinzione, tanto da diventare pure tesoriere del nuovo movimento, come con altrettanta convinzione è stato tra i primi firmatari del recente manifesto “Orgueil Valdotain”.

Molto legato al suo piccolo paese e alla Valle d’Aosta rurale, aveva quel senso antico del rispetto per le istituzioni e la comunità, che ha dimostrato sino all’ultimo. Pur malato da febbraio ha cercato in ogni modo di mantenere il suo impegno, accompagnato da amministratori che erano diventati suoi amici e gli sono stati a fianco in questi mesi terribili, di sofferenza e di un destino segnato che lui, uomo intelligente, aveva subito compreso.

Dopo essere entrato nel coma ed avere trascorso una notte di dolore, Riccardo Desaymonet è finalmente partito nella mattinata di ieri, venerdì 25, praticamente lo stesso giorno - era il 24 agosto 2021 - di quando ci lasciò tragicamente il suo predecessore Sandro Pepellin, altro uomo faro per Jovençan e per le piccole realtà comunali valdostane.

Sempre gentile, riservato nel suo privato come nelle iniziative che portava avanti, papà di Elisa e Davide, Riccardo Desaymonet incontra la sua gente nel primo pomeriggio di oggi, sabato, quando la salma arriverà nella sala del consiglio di Jovençan, con la recita del rosario fissata per le 19.30. Poi domani, domenica 27, le esequie alle 15 nella chiesa poco distante, sia dal Municipio che lo ha visto sindaco che dalla casa nella quale era cresciuto dopo essere nato il 15 maggio del 1962.

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