Josef Patruno e Mañana, una storia di famiglia “Dedico il risultato a mio nonno Dorino Segor”

Josef Patruno e Mañana, una storia di famiglia “Dedico il risultato a mio nonno Dorino Segor”
Pubblicato:
Aggiornato:

Nella vita alcuni momenti sono legati da un filo rosso: Josef Patruno che domenica scorsa mette il bastone tra le teste di Bataille e Mañana per proteggere la sua bovina; Mañana che nel 2019 vince l’eliminatoria di Villeneuve mentre Dorino Segor, nonno di Josef, è in ospedale e non ne uscirà più; nonno e nipote che qualche anno prima portano Magnin, nonna di Mañana, a fecondare dal toro Fenomeno di Piero Colosimo e lungo la strada Dorino scivola a terra, si graffia il naso e dice a Josef - tra l’arrabbiato e il divertito: «D’ora in poi te le porti tu le mucche dal toro!». Per Josef Patruno, 31 anni, Mañana non è solo una mucca e nemmeno solo una reina. E’ un pezzo della sua vita che ripercorre nei ricordi a poche ore dalla fine della Regionale.

«Questa mucca se lo meritava di raggiungere un traguardo del genere. - dice - Se riguardiamo i video delle sue battaglie, difficilmente le sono “entrati al collo”. Già nel 2019 aveva fatto una gran finale arrivando quinta battendo Fioura di Davide Bieller e cedendo solo a Chanel dei Cunéaz. Domenica si è arresa a Bataille dei Martignon, una numero uno che è nata per avere il bosquet e che avrebbe battuto chiunque si fosse trovata di fronte. A Mañana non posso rimproverare niente: si è strameritata il giro dell’arena tra gli applausi. Per lei è stata l’ultima uscita e per noi una bella storia su cui costruire domani qualcosa di ancora più bello».

Josef Patruno ha il cuore pieno di orgoglio quando ripercorre la finale della sua Mañana. «Il sorteggio è sempre importante ma Mañana ha battuto bovine super-preparate: agli ottavi Biscuit di Piero Busso, ai quarti Victoire dei Bonin e in semifinale Caprice di Livio Pervier. Quando ha allontanato Victoire ho capito che era proprio in giornata!». Josef spiega anche il bel gesto di separare le bovine con il bastone quando si è accorto che Bataille era troppo superiore: «In finale Mañana era stanca. Ha provato un ultimo colpo della serie “o la va o la spacca”. Quando Bataille si è rimessa in posizione, Mañana ha indietreggiato. Lì ho capito che era finita e per evitarle un’altra cornata inutile ho messo il bastone a dividerle, come si fa anche al pascolo».

«Per raccontare la storia di Mañana bisogna tornare indietro nel tempo. - ricorda - Mio nonno Dorino Segor di Villeneuve, che mi ha trasmesso la passione per questo mestiere, aveva già messo via le sue mucche ma aveva preso per l’inverno 3 capi da Aurelio Jacquemod. Ne erano nate 2 vitelle e quando Aurelio venne per portarsele via io, che ero un bambino e mi ci ero affezionato, insistetti così tanto per tenerle che mio nonno mi accontentò. Una era Magnin che poi portammo insieme a fecondare dal toro Fenomeno che Piero Colosimo aveva comprato da Edi Viérin. Ne nacque Borga, la mamma di Mañana. Mentre il padre è un toro che abbiamo comprato da Carlo Porliod e che era di Monella de La Borettaz. Un giorno nonno Dorino entrò in quella che ormai era la mia stalla, si fermò davanti a Mañana e disse: “Bravo Josef, adesso hai proprio una bella stalla”. Da allora Mañana è il mio gioiello. Poi lei divenne reina a Villeneuve, quando purtroppo lui era ormai da una settimana in ospedale, dove mancò il 17 luglio del 2019».

«Diventi quasi geloso quando hai una mucca così. - rivela Josef Patruno - Però se io adesso ho lei e ho raggiunto un secondo posto alla Regionale è perché qualcuno prima di me ha lavorato e mi ha lasciato qualcosa e anche io devo farlo: lasciare qualcosa agli altri perché un domani sia coronato il sogno di uno di quei bambini che domenica guardavano le reines da dietro le transenne. Lo spirito degli allevatori deve essere di condivisione».

Josef Patruno adesso da 3 anni ha la stalla a Saint-Barthélemy insieme alla sua compagna Silvia Balicco, figlia dell’ex presidente delle Batailles Pino. «Abbiamo messo insieme i nostri capi e in tutto ne abbiamo un’ottantina. - continua - Stiamo tutto l’anno qui mentre d’estate saliamo in alpeggio a Vayou, dove Mañana è stata reina negli ultimi 2 anni, mentre nei 3 precedenti era regina dell’alpeggio Le Loup di Valsavarenche». Due famiglie che si uniscono e lavorano insieme guardando al futuro, ma senza mai dimenticare chi li ha preceduti: «Dedico questo risultato a mio nonno. - conclude Josef Patruno - E poi alle nostre famiglie, a tutti quelli che lavorano con noi, dai veterinari a chi ci aiuta qualche giorno d’estate: senza il lavoro di una grande squadra, non si può fare questo mestiere. E ringrazio tutti gli amici! Quest’anno abbiamo bussato alla porta del bosquet regionale ma non avevamo la chiave giusta per entrare: ci riproveremo!».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930