Joël Farcoz presidente del Consiglio Valle
Joël Farcoz è il nuovo presidente del Consiglio Valle. L’esponente dell’Union Valdôtaine succede al dimissionario Andrea Rosset ed è stato eletto mercoledì scorso, 10 gennaio, con 18 voti (3 in meno dei 21 su cui l’attuale maggioranza può contare in teoria). Il consigliere unionista Paolo Contoz ha ottenuto 1 voto mentre sono state 14 (una in più rispetto ai componenti della minoranza) le schede bianche.
Dopo la nomina, Joël Farcoz ha lanciato un appello: «Que ces derniers mois de Législature soient le portrait d'une classe politique à l'écoute, loyale, responsable, respectueuse et solidaire». Ricordando che nel 2018 ci saranno le celebrazioni del 70esimo anniversario dello Statuto speciale, Farcoz ha affermato che «l'Autonomie représente un modèle actif et responsable du système démocratique et qu'il faut continuer de la valoriser par des actions communes, en donnant aux valeurs et aux principes un prolongement tangible dans la vie des citoyennes et des citoyens valdôtains».
Tensione sulla nomina del capogruppo unionista, incarico andato all’ex presidente della Regione Augusto Rollandin (vice Paolo Contoz).
«Avevo dato la disponibilità a fare il capogruppo dell'Union Valdôtaine, ma di fronte all'interesse manifestato da Augusto Rollandin ho deciso di fare un passo indietro, considerate l'esperienza e lo spessore politico del collega. Ora coloro che fanno parte del cerchio magico e che hanno perso il sonno all'idea che io potessi fare il capogruppo entrando negli organismi di vertice del movimento potranno stare tranquilli» dichiara il consigliere regionale dell'Uv, David Follien, spiegando la sua rinuncia.
«Per il futuro mi chiedo se ci sia la disponibilità di fare autocritica da parte dei vertici del movimento: anche se tardiva, è infatti necessaria una riflessione sulla gestione del dell'Union Valdotaine, i cui risultati negativi sono sotto gli occhi di tutti; io sono disponibile a prendere la mia parte di responsabilità». «Sarebbe interessante - conclude David Follien - capire se si considerano gli eletti del movimento una risorsa oppure un problema e se c'è la volontà di valorizzare le sensibilità differenti del gruppo, lo dico da unionista storico e leale all'interesse del movimento che è quello di vincere le prossime elezioni regionali e politiche».