Italvolt sbarca a Scarmagno, ricadute economiche pure in Valle

Italvolt sbarca a Scarmagno, ricadute economiche pure in Valle
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La crisi provocata dalla pandemia può evolvere economicamente in due modi: il primo è quello di diventare "assistita" finché non si ritorna alla normalità, il secondo è quello di reagire cercando nuove strade che possano essere velocemente redditizie. È quanto si è potuto percepire nella giornata di ieri, venerdì 9 aprile, durante la prima visita in Valle d'Aosta di Lars Carlstrom, il fondatore di Italvolt, la gigafactory di batterie che nascerà nell'area ex Olivetti di Scarmagno.

Lars Carlstrom, accompagnato dai vertici di Confidustria Valle d'Aosta e Canavese, ha visitato a Pont-Saint-Martin la Podium Advanced Technology per poi recarsi a Châtillon, dove nel salone di Cva ha incontrato i rappresentanti di altre aziende valdostane e l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy.

“Spero che porti una ventata di ottimismo a Scarmagno. - ha commentato Giancarlo Giachino, presidente di Confindustria Valle d'Aosta - Quando un imprenditore decide di investire, di fare, è sempre una bellissima cosa, sempre meglio aprire che chiudere. La Valle d'Aosta e il Canavese sono un'unica entità, sia in termini economici che territoriali, abbiamo molte cose in comune e in Confindustria le portiamo avanti insieme”.

«Noi stiamo lavorando con Italvolt - ha aggiunto Patrizia Paglia, presidente di Confindustria Canavese - cercando di costruire una rete per la "supply chain", ovvero un vero e proprio indotto. Sicuramente essere qui alla Podium è un grande segnale di quello che il nostro territorio può dare e può fare. Quale migliore opportunità di questa iniziativa, che potrà dare una svolta non soltanto all'industria del nostro territorio ma all'industria nazionale”.

«Sono molto lieto che ci siano tante persone a sostenere quest'iniziativa. - ha evidenziato Lars Carlstrom, che sta mettendo insieme una rete di finanziatori per oltre tre miliardi e mezzo di euro, anche con fondi europei e del Recovery Fund - Si tratta di un progetto che ci auguriamo di successo. Tutti quanti devono salire a bordo ed impegnarsi in questo progetto che prevede il coinvolgimento delle aziende della zona. Sappiamo che in Asia ci sono problemi sul rispetto ambientale, non si conosce la provenienza delle vecchie batterie, noi passeremo a un progetto totalmente verde ed efficiente”.

La tecnologia di Italvolt è coreana e punterà più sull'affidabilità che sull'efficienza: la fabbrica dovrebbe avere una capacità di 45 gigawatt/ora, con una produzione di circa mezzo milione di pacchi batteria all'anno che dovrebbe partire entro il 2023, creando quattromila posti di lavoro. In quest'ottica Lars Calstrom non ha nascosto l'interesse per ciò che Podium sta già realizzando: l'amministratore delegato Francesco Monti gli ha presentato i diversi progetti sulle batterie per l'automotive, tra cui spicca quello per i tram elettrici a Firenze, con la protezione dagli incendi e l'importante tenuta della capacità anche dopo 20.000 cicli di carica e scarica.

Nello stabilimento di Pont-Saint-Martin si stanno anche assemblando le spettacolari "Glickenhaus Scg 003S", auto esclusive da due milioni e mezzo di euro, così come stanno proseguendo i test della "Glickenhaus LMH 007" una delle sei vetture al mondo della nuova categoria Hypercar che prenderà parte, ad agosto, alla "24 Ore di Le Mans". Ieri si è potuta anche vedere la settima "Lancia Delta Futurista" ormai pronta per la consegna. “Molti si chiedono da dove arriveranno i finanziatori di Italvolt - ha aggiunto Lars Calstrom - ma se l'azienda è solida e affidabile ci sono molti più soldi e fondi disponibili sul mercato rispetto ai progetti che si presentano. Non sarà quindi difficile ottenere supporto dal mercato finanziario ed alla fine si otterranno quattromila nuovi posti di lavoro”.

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