Italo Cerise commissario verso il prolungamento del mandato
Dopo i festeggiamenti per onorare il primo secolo di vita, traguardo raggiunto nel 2022, nel Parco del Gran Paradiso è ripresa la normale attività e si guarda di più al turismo, considerando che entra nel vivo la bella stagione.
«Dopo gli impegni importanti dello scorso anno per le celebrazioni dei cento anni del Parco, festeggiati con diversi eventi in tutte le località dell’area protetta - evidenzia Italo Cerise, commissario straordinario dell’Ente Parco - quest’anno siamo tornati alla situazione ordinaria. Il 2022 è stato infatti molto impegnativo da questo punto di vista, il centenario è stata una ricorrenza unica. Per quanto riguarda l’attività estiva del 2023 abbiamo programmato le attività in collaborazione con i Comuni del territorio».
Uno dei principali obiettivi dell’Ente Parco per quest’anno è quello di fare rete tra i tre centri dove sono più marcate ed evidenti le attività legate alla conservazione della biodiversità: il Giardino alpino botanico Paradisia in Valnontey a Cogne, il Centro acqua e biodiversità di Rovenaud a Valsavarenche - dove si può approfondire la conoscenza degli ambienti acquatici favorevoli alla presenza della lontra - e, sul versante piemontese, il Centro L’uomo e i coltivi di Campiglia Soana dedicato alle attività legate alle coltivazioni che si facevano nel territorio dell’area protetta.
«Intanto va detto che l’estate 2023 è iniziata sotto i migliori auspici dal punto di vista climatico se paragonata a quella del 2022. - spiega Italo Cerise - Le nevicate della tarda primavera e le piogge di queste ultime settimane aiutano sicuramente il territorio. Sono condizioni climatiche più in linea con l’ambiente naturale, rispetto all’anomalia e alla siccità estrema che abbiamo visto e vissuto l’anno scorso».
Il mandato di commissario straordinario di Italo Cerise - nominato lo scorso mese di febbraio dal ministro all’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin - terminerà il prossimo lunedì 31 luglio. Ma è quasi certo che resterà lui commissario fino alla nomina del nuovo presidente dell’Ente Parco.
«La politica deve fare le sue scelte - dice Italo Cerise - ma auspico che si arrivi presto alla nuova nomina, perché un ente commissariato è un ente che ha delle difficoltà operative. Per la sua piena funzionalità è opportuno che abbia un suo rappresentante e un consiglio di amministrazione».
La questione è sempre in mano al Ministero competente che, d’intesa con i due presidenti delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, dovrà scegliere tra tre candidati di cui ancora oggi nulla si sa. Quasi sicuramente, però, il prossimo presidente dell’Ente Parco Gran Paradiso non sarà valdostano.