Istituto storico della Resistenza, alla fine Guichardaz cede Arriva la firma, Villot distaccata alla Presidenza regionale
Per chi ama la storia potremmo scrivere che la vicenda si è risolta in maniera salomonica. Dopo le roventi polemiche dei giorni scorsi tra l’assessore regionale al Sistema educativo Jean-Pierre Guichardaz e l’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea, sostenuto dai suoi tanti “partisans”, da ieri - 1° settembre - l’ex direttrice dell’istituzione Vilma Villot è stata distaccata dall’insegnamento ed assegnata per un anno alla Presidenza della Regione, dove si occuperà delle attività legate alla legge regionale 14 del 2023, quella relativa alle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della resistenza.
In pratica l’assessore Guichardaz - dopo avere rifiutato il distacco di Vilma Villot all’Istituto, secondo lui per la mancanza del necessario progetto - ha dovuto ingoiare il rospo e firmare mercoledì scorso, 29 agosto, il decreto di assegnazione alla Presidenza della stessa insegnante su richiesta del presidente Renzo Testolin.
Infatti, a fronte del diniego di Jean-Pierre Guichardaz, i vertici dell’Istituto storico hanno aggirato l’ostacolo, trovando probabilmente una maggiore sensibilità nella persona del presidente Testolin, che ha confezionato l’accordo che permetterà allo stesso Istituto di proseguire nella propria attività istituzionale, avvalendosi delle competenze dell’ex direttrice Vilma Villot, già insegnante elementare all’“Emile Lexert” del Quartiere Cogne ad Aosta.
Vilma Villot però non potrà assumere nuovamente il ruolo apicale al vertice dell’istituzione e pertanto il posto di direttore rimarrà vacante almeno per un anno, nella speranza che le tensioni di queste ultime settimane si stemperino e che in vista dei distacchi del 2024 le parti trovino una soluzione, rispetto alle recenti disposizioni osservate dall’assessore Guichardaz.
La “toppa” del presidente Testolin ha quindi evitato le dimissioni in blocco annunciate dal direttivo dell’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea, presieduto da Corrado Binel, che nel frattempo ha già organizzato una prima manifestazione del programma legato alla legge 14 del 2023 per sabato prossimo, 9 settembre, alle 17 a Palazzo regionale (vedi articolo a pagina 47).