Issogne, iniziato il secondo lotto dei delicati lavori di restauro delle facciate interne del castello
E’ partito il secondo lotto dei delicati lavori di restauro delle facciate interne del castello di Issogne. A coordinare gli interventi è Daniela Bortot che opera insieme alle qualificate maestranze della ditta De La Ville di Quart, aggiudicataria dell’appalto che ammonta a 1 milione di euro. I ponteggi dominano il cortile, proprio davanti alla famosa fontana del Melograno, ormai in pessimo stato di conservazione, perché i lavori del 2024 interessano l’ampia porzione a nord del complesso. Nelle prime settimane le restauratrici hanno già completato il fregio gotico dipinto che, in continuità, caratterizza la parte più alta del castello medievale che si trova direttamente sotto le gronde del tetto. Nel contempo sono stati rimossi, in particolare a livello del cortile, tutti gli intonaci che nel tempo si erano sovrapposti in epoche diverse, in modo da ricostituire con i materiali più idonei le parti maggiormente ammalorate.
Il restauro infatti interessa una delle opere maggiormente significative del medioevo valdostano: il “miroir pour les enfants de Challant”, famosa serie di stemmi affrescati che ricostruisce le alleanze matrimoniali di quella che fu la più importante famiglia nobile del Ducato di Aosta. Durante il 2023 il primo lotto di lavori aveva interessato la parte più compromessa del ciclo pittorico, quella che si trova sopra l’attuale ingresso dei visitatori sul lato occidentale. Nell’occasione era emerso l’utilizzo alla fine dell’Ottocento di una particolare vernice protettiva, probabilmente al tempo utilizzata dalle maestranze del proprietario Vittorio Avondo su consiglio dell’amico soprintendente per i Beni culturali del Piemonte Alfredo D’Andrade. Vernice che, penetrata nella tracciatura dei vari affreschi, ha recato più danni che benefici, visto che è problematico rimuoverla. Proprio gli interventi conclusi da alcuni mesi hanno già subito il degrado delle piogge, in particolare quelle che portano la sabbia, una testimonianza negativa di come stiano cambiando le stagioni. Anche l’intensità della pioggia è molto diversa rispetto al passato ed è già allo studio la posa di alcune cornici protettive sui marcapiano in pietra, in modo da evitare in gocciolamento dell’acqua che ha arrecato dei primi danni agli affreschi restaurati nel 2023.
Sempre lo scorso anno, con un risultato veramente sorprendente e di grande bellezza, è terminato con un costo di circa 500mila euro il ripristino delle famose lunette poste nella galleria dell’originario ingresso del castello.