Issime, svelato il segreto del Giudizio universale sulla facciata della chiesa
Ha suscitato grande interesse e ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico l’evento di venerdì scorso, 30 agosto, a Issime intitolato “Un dé wir séin gcheen ous lugun a d’sterni (e quindi uscimmo a riveder le stelle, tradotto in töitschu, lingua locale walser) - Una serata con Dante” sul sagrato della chiesa di San Giacomo. Organizzata dall’associazione Augusta, presieduta da Michele Musso, in collaborazione con la Pro Loco per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante, la manifestazione ha visto l’esibizione dell’orchestra di fiati di Issime e Gaby diretta da Davide Enrietti, con le voci narranti di Margherita Barsimi e Lucio Bovo in una serie di “visioni dell’Inferno e del Paradiso”. La storica dell’arte Sandra Barberi ha quindi svelato che l’affresco sulla facciata della chiesa, raffigurante il Giudizio universale, realizzato nel 1689 da Paul-François Biondi, pittore ginevrino con bottega ad Aosta, riprende un’incisione fiamminga fatta ad Anversa da Pieter De Jode nel 1615. Quest’ultimo a sua volta si era ispirato, pur rielaborandolo ampiamente, a un dipinto del 1575 attualmente esposto al Louvre di Parigi del pittore manierista Jean Cousin le Jeun.