Irrigazione soprachioma e candele tra i filari per combattere il gelo Richieste di impianti di nuovi vigneti per 20 ettari di superficie

Irrigazione soprachioma e candele tra i filari per combattere il gelo Richieste di impianti di nuovi vigneti per 20 ettari di superficie
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Se marzo è pazzerello, anche aprile non scherza. Negli ultimi giorni le temperature sono scese parecchio vicino allo zero nel fondovalle, con vento gelido e zero termico precipitato da 3.800 a 1.100 metri di quota. Non è il 2017, quando il termometro era calato in picchiata a -4 gradi centigradi, compromettendo i raccolti di vigneti e alberi da frutto. Però la preoccupazione tra gli agricoltori in questi ultimi giorni è stata palpabile. Alcune aziende sono tornate a adottare misure di sicurezza contro il gelo, spettacolari alla vista: come l’attivazione dell’impianto di irrigazione soprachioma nei meleti di Jovençan e l’accensione di candele alimentate a cera d’api tra le vigne dell’azienda Grosjean Vins di Quart, uno stratagemma già utilizzato lo scorso anno, tanto efficace quanto bello da vedere. «Proteggere la vigna dal gelo diventa quindi cruciale per evitare danni alle piante e alla nostra produzione. - spiega Hervé Grosjean - Grazie al sistema di centraline meteo sparse in tutti i vigneti riusciamo a monitorare le temperature delle differenti zone di produzione e, in caso, se necessario, si può così riuscire ad agire tempestivamente tra i filari delle vigne». Dopo questi giorni con il fiato sospeso, le previsioni meteo sembrano ora prospettare fortunatamente un aumento delle temperature.

Autorizzazione per nuovi vigneti: domande per 20 ettari

Intanto, nonostante rischi del gelo e incertezze varie, gli agricoltori valdostani continuano a scommettere sulla viticoltura. L’Assessorato dell’Agricoltura ha comunicato che, dopo la chiusura dei termini per la presentazione delle domande per le autorizzazioni per l’impianto di nuovi vigneti, le richieste pervenute sono 40, per un totale di circa 20 ettari di superficie. Come previsto dal decreto del 12 dicembre 2023, che ha modificato le vecchie disposizioni innalzando da 10 a 30 ettari la superficie minima di assegnazione garantita alla Valle d’Aosta, quest’anno tutte le domande dovrebbero essere accolte per l’intero della superficie richiesta da ogni azienda, fermo restando il rispetto degli altri requisiti.

Il Ministero comunicherà alle Regioni, entro mercoledì 10 luglio, l’elenco delle aziende alle quali sarà possibile rilasciare le autorizzazioni di nuovo impianto. L’Assessorato, entro giovedì 1° agosto, potrà quindi provvedere all’invio delle comunicazioni ufficiali ai viticoltori. Da quel momento, i viticoltori avranno a disposizione 3 anni per procedere all’impianto dei nuovi vigneti autorizzati.

«Siamo soddisfatti del buon numero di richieste di nuovo impianto pervenute, che permettono agli uffici di lavorare con la prospettiva, a differenza degli anni scorsi, di potere accogliere interamente tutte le richieste pervenute. - dichiara l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel - Il lavoro portato avanti a livello nazionale, in collaborazione con gli altri Assessori regionali, per innalzare la soglia minima a disposizione ha avuto come scopo proprio quello di incentivare l’ampliamento delle superficie coltivate a vite, un obiettivo che in Valle d’Aosta mira non solo alla crescita economica delle aziende ma anche a incentivare la valorizzazione e la salvaguardia del nostro territorio di montagna».

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