Ires Simone Faccarello ha spento 103 candeline: è la nonna di Aosta
La nonna di Aosta ha 103 anni ma non li dimostra. Ires Simone Faccarello ha tagliato l’incredibile traguardo sabato scorso, 22 gennaio, e il giorno dopo i suoi cari l’hanno festeggiata nell’abitazione in via Edelweiss. Lei è lucida, autosufficiente e cucina da sola, è ancora innamorata della musica come quando era una ragazza e ha la battuta sempre pronta, spesso in dialetto piemontese. Ires Simone Faccarello è nata a Netro, in provincia di Biella, nel 1919 e si è trasferita in corso Padre Lorenzo ad Aosta con la sua famiglia in giovane età: gli zii erano ambulanti al mercato, il padre Oreste invece faceva l’idraulico. Proprio nel capoluogo regionale, appena maggiorenne, Ires Simone Faccarello conobbe Oreste Costa, l’uomo che diventò suo marito: era l’immediato dopo guerra e lui lavorava alla Cogne. Invece lei era impiegata negli uffici della Mutua che solo più tardi - quando era ormai prossima alla pensione - diventò a tutti gli effetti l’attuale Usl. I coniugi Costa, che non hanno avuto figli, si trasferirono nella casa in via Edelweiss dove lei vive sola ancora adesso. Sopra al suo alloggio, abitano il nipote Renzo Simone Faccarello - figlio di uno dei 3 fratelli, Ener, gli altri erano Arno e Renato - con la moglie Nella Pascal che lei va puntualmente a trovare dopo pranzo e quando entra in casa esclama con una risata: «Alura, l’è pront ‘l cafè?». D’altro canto nonna Ires è la prova che è vero il proverbio secondo cui «Buon sangue non mente». Per esempio Ener suonava nella Banda municipale di Aosta e insegnava clarino. Una passione, quella per la musica, che scorreva nelle vene di tutti i componenti della famiglia Simone Faccarello. Tanto che lei la adora ancora adesso come il ballo e, in occasione della festa di compleanno per i 100 anni al Ristorante Papagrand di Variney a Gignod, aveva accennato qualche passo di danza circondata dall’affetto dei suoi 7 nipoti con mogli e mariti e i pronipoti. Suo fratello Arno, poi, fu pioniere dello sci a Pila, località che ha contribuito a fare nascere e crescere. Nato nel 1908, in gioventù Arno e i suoi amici a scoprirono la conca di Pila, che raggiungevano a piedi da Aosta e che allora era priva di impianti. Raggiunta la vetta del Couis, sulla cresta spartiacque con Cogne, fu affascinato dal magnifico panorama e decise di costruire lassù la sua baita, l'attuale bivacco a lui intitolato. Per la sua grande capacità e pazienza nell'insegnare a sciare ai bambini, ad Arno venne riconosciuto il titolo di Maestro di sci di Pila ad honorem. Si è spento a Pila il 9 marzo 2005 ma il suo ricordo è ancora nitido. Insomma, una persona dinamica che come sua sorella amava vivere intensamente. E infatti nonna Ires non ha perso lo smalto. Basti pensare che fino a qualche anno fa andava da sola a fare la spesa in centro città, e tuttora le piace raccontare le storie di famiglia, di come ha passato tante ore a lavorare a maglia, a ricamare o a realizzare quadri con la tecnica del mezzo punto. Perciò sono proprio meritati gli auguri per i suoi sorprendenti 103 anni, che tutti vorremo raggiungere in forma come lei.