Inva e Servizi previdenziali, la fusione Gli uffici alla Torre delle comunicazioni

Il 2021 sarà per la previdenza integrativa valdostana un anno di cambiamenti, in particolare per la società di gestione Servizi previdenziali Valle d'Aosta che sarà fusa per incorporazione dall'Inva spa, in quanto non ha raggiunto i limiti di fatturato indicati dalla legge Madia per le società partecipate. Da questa operazione si attende un ulteriore importante impulso alle attività grazie sia al mantenimento dell'attuale struttura e delle professionalità sviluppate che alle sinergie e alle integrazioni che potranno essere messe in campo grazie a Inva.

Un momento importante era in calendario martedì scorso, 27 aprile, quando il consiglio di amministrazione di Inva, presieduto da Giorgio Consol, ha ufficializzato la fusione mettendo nero su bianco l’iter del progetto, che si completerà con la fine di quest’anno.

Un passaggio non banale sarà anche quello logistico. Cioè la necessità di trovare gli spazi fisici per ospitare i 5 dipendenti della Servizi previdenziali VdA nella Torre delle comunicazioni a Pollein, dove già lavorano i circa 250 dipendenti di Inva. A livello di governance, il vertice sarà quello di Inva, il presidente quindi Giorgio Consol, mentre cesserà dall’incarico Stefano Distilli presidente di Servizi previdenziali.

Come conciliare 2 mestieri diversi, ovvero la previdenza integrativa (Servizi previdenziali) e i servizi informatici (Inva)? «La vocazione di Inva è di occuparsi dei servizi ai cittadini, - riferisce il direttore Enrico Zanella - e sottolineo che quella di cui stiamo parlando è una razionalizzazione vera e propria, che porterà dei benefici anche in termini di costi. La forza di Inva, cioè di avere un raggio d’azione molto vasto sul territorio, costituirà un’opportunità in più per il ramo che si occuperà della previdenza integrativa. Del quale arriva tutto il “know how”, che naturalmente non va disperso». Detto questo, con il procedere del «matrimonio» verranno presi in considerazione anche nuovi ambiti di sviluppo. «Uno dei temi all’ordine del giorno sarà la sanità integrativa» conclude Enrico Zanella.