Introd, per il maniero si parla di cessione entro la fine di febbraio
«Ne abbiamo parlato in maggioranza, ma naturalmente non possiamo fare nessuna valutazione definitiva fin tanto che non c’è un passaggio formale da parte della proprietà. Abbiamo la possibilità di subentrare in un secondo momento, facendo valere il diritto di prelazione e quindi valuteremo con la maggioranza quella strada». Ad affermarlo è il presidente della Regione Erik Lavevaz in merito al destino del castello di Introd.
Il maniero è in vendita dal 2017 e ora a quanto pare c’è un acquirente. Si tratta di un industriale milanese, che avrebbe offerto una cifra compresa tra i 4,8 e i 5 milioni di euro ai proprietari, i Caracciolo di Brienza. La trattativa in Regione è nota. E ha visto un’accelerazione nelle ultime settimane. Siamo già alle carte da preparare, con un geometra aostano incaricato dal notaio scelto dai Caracciolo, che vorrebbero concludere entro la fine di febbraio. Una volta firmato l’atto, deve partire una mail pec destinazione Place Deffeyes. E la Regione a quel punto ha 60 giorni per far valere il diritto di prelazione.
Elisabetta Caracciolo di Brienza, insieme al fratello Enrico, insiste da tempo per la cessione del castello, dimora storica della famiglia Sarriod d’Introd. Venduto all’asta nel 1903, venne acquistato da Alberto Gonella che insieme alla moglie Maria Calani lo restaurò con la collaborazione dell’architetto torinese Giovanni Chevalley attraverso una campagna di lavori che si protrasse sino al 1912 e che diede al complesso storico il suo aspetto attuale. Alberto Gonella morì nel 1921 lasciando le sue fortune alle nipoti Paola e Maria Letizia, nate nel 1908 e nel 1912. Le 2 donne, che presero pure il cognome dello zio, furono per decenni fedeli frequentatrici di Introd: «Coccolina» Maria Letizia e Paola Calani Gonella trascorrevano praticamente l’intera estate nel castello e in paese avevano con gli anni instaurato dei rapporti di amicizia duraturi con numerose famiglie. Non si sposarono mai e così alla loro scomparsa il castello venne ereditato dal loro cugino Giuseppe Caracciolo di Brienza.
Gli interessi della famiglia, nel tempo, sarebbero però cambiati e così, nel 2017 era arrivata la decisione di cedere il maniero.
A quanto è dato sapere, il potenziale acquirente acquisterebbe il castello per farne una dimora privata, ponendo fine quindi a quanto era avvenuto negli ultimi anni, e cioè all’utilizzo del castello per eventi pubblici, rassegne e matrimoni. Ciò che preoccupa di più la comunità locale, perchè anche grazie a questo castello Introd stava conoscendo un interessante rilancio turistico. Negli ultimi anni sono stati numerosi gli appuntamenti ospitati nel maniero, occasioni che si sono rivelate un ottimo veicolo promozionale. E non a caso qui si sono moltiplicati i bed&breakfast e le strutture ricettive. Il paese rischia di perdere un atout importante. Senza trascurare il valore affettivo: sul gonfalone c’è proprio il maniero. E sulla credenza di ogni casa di Introd c’è almeno una fotografia - la comunione, la cresima, il matrimonio - scattata nel parco di quel Castello.