Introd, consorzio Ru de Ponton ancora senza direttivo: si allunga l’ombra del commissariamento

Introd, consorzio Ru de Ponton ancora senza direttivo: si allunga l’ombra del commissariamento
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Sabato scorso, 9 marzo, la sede del Gruppo Alpini di Introd ha accolto l’assemblea del consorzio di miglioramento fondiario Ru de Ponton, chiamata a esprimersi sull’approvazione del bilancio consuntivo 2023, sul preventivo 2024 , a votare la composizione del nuovo consiglio direttivo 2024-2029. «A inizio seduta i componenti del direttivo uscente - riferisce Roberto Luboz vice presidente uscente - hanno manifestato, come già noto da tempo, la propria indisponibilità a una ricandidatura, motivata dalla limitata considerazione pubblica rispetto all’oneroso impegno da assolvere per l’assicurazione del servizio irriguo e in pendenza di due ordinanze che impediscono il transito per accedere alle opere di presa. E’ stato ricordato che sulla strada che conduce alla presa del Ru Ponton dal 2011 il traffico è impedito a causa di frequenti e importanti cadute di massi e dal novembre 2023 analogo divieto è stato disposto - per gli stessi motivi - anche per la presa situata a Sarral, a Rhêmes-Saint- Georges. Di fronte a tali difficoltà - e al silenzio dell’Amministrazione regionale circa una possibile soluzione definitiva alla problematica, come da progetto di massima redatto 5 anni fa con interessamento delle infrastrutture di Cva che potrebbero essere utilizzate a questo scopo - il direttivo uscente ha pertanto ribadito la propria indisponibilità a proseguire nell’incarico. Di fronte a una sola offerta di disponibilità rispetto alle circa 300 utenze, non è stato possibile procedere al rinnovo delle 7 cariche. Quindi, in conformità a quanto previsto dallo statuto del consorzio, è stato deliberato che, ai soli fini dell’ordinaria amministrazione, rimane in vigore, per il tempo massimo di sei mesi, il consiglio direttivo uscente» conclude Roberto Luboz. Tenuto conto delle dimissioni del presidente Osvaldo Vallet per problemi di salute, il direttivo è stato reintegrato con l’ingresso di Marco Martin mentre assumono rispettivamente la carica di Presidente e Vice presidente Enzo Perruchod e Roberto Luboz. Nel suo messaggio di dimissioni il presidente uscente Osvaldo Vallet, ringraziando coloro che l’hanno supportato in questi 5 anni, ha nuovamente sottolineato la complessità dell’impianto irriguo, composto da 2 opere di presa, un filtro a tamburo, 5 vasche di carico e vari limitatori di pressione. Un’infrastruttura generale che deve essere monitorata regolarmente, che necessita di manutenzione e la cui gestione non può continuare ad essere a carico di pochi soggetti. «Questa considerazione - sottolinea Roberto Luboz - connessa al problema dell’inaccessibilità alle opere di presa ha destato una riflessione sulla possibilità di aumentare eventualmente i ruoli consortili, di individuare una ditta a cui affidare i compiti ora in capo al consiglio direttivo e, attraverso un attento della sicurezza, permetterle il transito sui tratti di strada ora vietati per le manutenzioni ordinarie».

Al termine della riunione si è convenuto sulla necessità di un’opera di sensibilizzazione sull’argomento. Se in autunno non si provvederà all’elezione di un nuovo consiglio direttivo, sarà necessaria la nomina di un commissario.

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