Intitolata ad Aldo Dublanc la sezione Anpi di Issogne e zona

Intitolata ad Aldo Dublanc la sezione Anpi di Issogne e zona
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Da domenica scorsa, 27 novembre, la sezione Anpi di Issogne e zona (che comprende gli iscritti di Arnad, Champdepraz, Issogne, Montjovet e Verrès) è intitolata ad Aldo Dublanc, il partigiano “Tigre”, mancato esattamente un anno prima, il 27 novembre del 2021. La cerimonia di intitolazione è stata accompagnata da un convegno che si è tenuto nel salone polivalente di Issogne e a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Patrick Thuegaz, il presidente regionale dell’Anpi Nedo Vinzio, la consigliera regionale e vicepresidente dell’Anpi Erika Guichardaz, l’insegnante Rosina Necer e Lorena Borettaz e Cristina Joly della sezione Anpi di Issogne e zona.

Aldo Dublanc è stato un esempio: per il coraggio dimostrato durante la Resistenza e poi per l’impegno affinché il ricordo di quegli anni non si affievolisse con il tempo. Fin da ragazzo conosciuto da tutti come “Cicetta”, poi “Tigre” da partigiano, fu presidente onorario della sezione Anpi di Issogne e Zona nonché componente del Comitato regionale dell’Associazione Partigiani. Era nato il 15 giugno del 1925 a Issogne, figlio di Martino Dublanc e di Maria Perracca. Era solo un ragazzo quando prese la decisione che segnò la sua vita: renitente alla leva, dopo l’armistizio dell’8 settembre contribuì con altri ragazzi - tra i quali Martino Dublanc, i fratelli Vittorio e Mirco Borettaz, Attilio Cout, Aladino Cout e Mario Cout - a formare a Issogne uno dei primi nuclei della Resistenza in Valle d’Aosta, origine di quella che diventò poi la 176esima Brigata Garibaldi. Tra le principali azioni a cui partecipò vi fu l’occupazione di Verrès il 1° maggio 1944 e il durissimo scontro armato all’imbocco della valle del Lys nel marzo del 1945 contro le forze nazifasciste che costò la vita al suo compagno Mario Cout. Ma Aldo non si era fermato lì: aveva capito che quella conquista andava difesa, alimentata e rinnovata con la memoria e la testimonianza di ciò che era stato e dei compagni caduti. Lo ha fatto con la partecipazione attiva nell'Anpi fino a quando la salute glielo ha permesso ben oltre il compimento dei novant'anni.

Sposatosi il 15 dicembre del 1945 con Giovanna Borettaz di Issogne, staffetta partigiana con il soprannome “Norma”, e trasferitosi con lei a Verrès, dopo la guerra trovò impiego alla “Chimica” della Brambilla ma aiutò anche la moglie - mancata nel 2002 - nella gestione di una “cantina” in via Martorey, poi del tabacchino in centro e infine in un negozio di frutta e verdura. A Verrès è stato pure assessore dal 1961 al 1965 e consigliere comunale dal 1975 al 1980.

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