Internet a banda larga in sette Comuni del Canavese

Internet a banda larga in sette Comuni del Canavese
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Con la firma dell’accordo in sala Santa Marta a Nomaglio, paese capofila del progetto, nella serata di venerdì scorso, 29 dicembre, i Comuni del piano strategico - tranne Borgofranco d’Ivrea, la cui Amministrazione è contraria al wi-fi per i presunti effetti negativi sulla salute - hanno ufficialmente aderito a “Senza Fili Senza Confini”, associazione di promozione sociale registrata come Internet Service Provider presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

L’iniziativa è nata il 18 ottobre 2014 a Verrua Savoia, nel Monferrato, come naturale continuazione di un percorso di ricerca scientifica e sociale attuato dai laboratori iXem del Politecnico di Torino in collaborazione con il Comune di Verrua Savoia, il consorzio Top-Ix, il Ministero della Sviluppo Economico e un consistente numero di sperimentatori.

Il progetto, coordinato dal professor Daniele Trinchero, dimostrò che un servizio importante come la connettività a banda larga può essere portato nei luoghi periferici a condizioni economicamente sostenibili, a patto di utilizzare tecnologie appropriate. Il risultato è la nascita del primo operatore di comunicazione senza fini di lucro in Italia, con l’obiettivo di ridurre il divario digitale in ogni sua forma, sia infrastrutturale sia culturale. Per questo, oltre all’accesso a internet a banda larga, mette in campo azioni volte a supportare e consolidare l’utilizzo della rete attraverso corsi dedicati, soprattutto per le fasce più sensibili: i bambini e gli anziani.

L’accordo firmato da parte dei Comuni di Andrate, Carema, Chiaverano, Lessolo, Montalto Dora, Nomaglio e Settimo Vittone (si tratta del primo caso di Comuni montani, ma la tecnologia è stata sperimentata con successo nei luoghi più disparati quali l’Alaska e l’Amazzonia) prevede che le Amministrazioni si facciano carico di un totale di quarantamila euro - spartiti con una quota fissa e una quota variabile in base alla vastità del territorio e al numero di abitanti - per l’installazione delle antenne in alcuni punti strategici da cui possano inviare il segnale in ogni punto del territorio comunale, con l’eventuale supporto di micro-ripetitori che rimbalzino il segnale fino a raggiungere le abitazioni più remote.

I residenti dei Comuni aderenti avranno la possibilità di iscriversi all’associazione ottenendo un ricevitore ed avendo quindi la connessione wireless a internet con dodici Mb reali in download e otto Mb reali in upload. Grazie alla ridottissima latenza (un tempo di ritardo di cinque millisecondi) la connessione potrà supportare anche la telefonia sulla rete, malgrado l’associazione non fornisca questo servizio, che andrà eventualmente ricercato presso un gestore di servizi di telefonia. La quota di adesione, prevista soltanto per il primo anno, è fissata in cento euro per chi aderisca fra gennaio e maggio e sessantacinque euro per chi aderisca fra luglio e novembre (non è possibile associarsi a giugno e dicembre). Oltre a questa somma per l’adesione, la quota annuale è di ottanta euro, che daranno diritto alla connessione veloce illimitata, all’assistenza tecnica e a partecipare ai corsi.

Trattandosi di un’associazione di promozione sociale, l’adesione è aperta a privati cittadini e ad enti senza scopo di lucro quali Biblioteche, scuole, parrocchie e associazioni, non alle aziende. Sul sito senzafilisenzaconfini.it è possibile reperire tutte le informazioni tecniche e statutarie e un elenco di installatori consigliati.

Dopo la firma dell’accordo da parte dei Comuni di Andrate, Carema, Chiaverano, Lessolo, Montalto Dora, Nomaglio e Settimo Vittone - i cui residenti possono già comunicare sul sito dell’associazione la propria pre-adesione - l’entrata in funzione dell’impianto è prevista per la fine della primavera.

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