Intanto si «svuota» il comitato per l’elezione diretta del Presidente
Il Comitato per la riforma elettorale per il presidenzialismo in Valle d’Aosta perde pezzi, però non intende rinunciare alla battaglia. Area Democratica, Movimento 5 stelle e Forza Italia «mollano», le altre forze politiche invece sono ancora intenzionate a dare la parola ai cittadini tramite un referendum consultivo.
«La riforma elettorale è una priorità per la Valle d’Aosta» commenta Elio Riccarand di Rete Civica. «Da oltre un decennio, e in particolar modo nelle ultime 2 legislature, la nostra regione vive una crisi politica molto grave, e non si può continuare così. Ci sono 3.300 persone che hanno firmato per lo svolgimento di un referendum – sottolinea Elio Riccarand – e il Consiglio Valle finora ha evitato di esprimersi, però il tema prima o poi deve essere affrontato. Le forze politiche sono divise fra chi è favorevole ad un sistema che consenta ai cittadini di scegliere direttamente una maggioranza e un Presidente e chi invece è ostile a tale formula, ma è bene che il popolo possa esprimersi. Nelle prossime settimane come comitato insisteremo perché il Consiglio Valle arrivi ad una decisione positiva sul referendum».
Intende aspettare che si formi la nuova Giunta Bruno Milanesio di Evolvendo. «Noi abbiamo le idee chiare e ben precise - commenta - e riteniamo che sia fondamentale questa riforma, prima stiamo cercando di capire come si muoverà la Giunta regionale».
E’ cauto pure Giovanni Girardini de La Renaissance. «La palla ora passa a Palazzo regionale, spetta a loro la decisione di capire cosa vogliono fare. A noi non resta altro che aspettare di vedere come si muoveranno e agire poi di conseguenza».
Determinato ad andare avanti Marco Curighetti di Azione. «Il Consiglio Valle non può più sottrarsi dal confrontarsi e assumersi la responsabilità di dare una risposta chiara e rispettosa ad una richiesta di referendum sottoscritta da più di 3.300 cittadini. Azione Valle d’Aosta continuerà pertanto a dare il suo contributo all’interno del comitato promotore e sosterrà le iniziative di tipo politico, di sensibilizzazione e dimostrative della volontà di arrivare ad una legge elettorale che assicuri un sistema di governo stabile, autorevole, efficace e che sia soprattutto dalla parte dei cittadini per ridare pieno “valore” al voto espresso all’interno dell’urna».
Dello stesso avviso Alberto Zucchi di Fratelli d’Italia. «Vogliamo costringere le forze politiche a portare entro novembre il dibattito in aula - riferisce Alberto Zucchi - ricordando che è giacente in commissione la richiesta di referendum consultivo a cui per ora non si è dato risposta. Sappiamo che legiferare sulla materia è di competenza regionale ed essendo per noi già acclarato che il popolo vuole poter eleggere direttamente il Presidente e la sua maggioranza pensiamo sia doveroso che in Consiglio Valle se ne rendano conto senza più cavillare. Si esprimano sulla nostra richiesta di referendum». Spiega il motivo dell’abbandono di Area Democratica Raimondo Donzel. «Prima delle elezioni politiche, ci siamo autosospesi dal comitato promotore perché non c’erano le condizioni per una stretta collaborazione politica. Restiamo fermi sulla legge Guichardaz-Minelli, che prevede la doppia preferenza di genere e una più forte rappresentanza femminile nelle liste, sottoscritta dai cittadini per chiedere il referendum e non siamo disponibili a giochi di Palazzo o compromessi al ribasso».
«Sosterremo la battaglia dall’esterno» commenta Patrizia Pradelli delegata regionale del Movimento 5 stelle. «Non siamo molto d’accordo sul fatto che non sia stata considerata la preferenza di genere sulla quale noi puntavamo tantissimo, perché soprattutto in Valle d’Aosta abbiamo un problema sulla rappresentanza delle donne in politica che è molte carente, oltre che a quello della stabilità istituzionale».
Vuole scendere ad un compromesso con le forze politiche presenti in Consiglio Valle Forza Italia. «Bisogna trattare la riforma direttamente all'interno degli organismi del Consiglio Valle, anche alla luce del fatto che la nostra proposta di modifica dell'attuale normativa in materia, assegnata per ben 2 volte alla commissione consiliare competente, per decorrenza termini dovrà essere finalmente affrontata» dichiara il consigliere regionale Mauro Baccega. «Ringraziamo il Comitato per la Riforma Elettorale per l'azione di sensibilizzazione e di propulsione prodotta in questi mesi in merito alla riforma dell'attuale sistema elettorale valdostano, ma crediamo che ormai la questione si sia trasferita interamente all'interno del Consiglio Valle» aggiunge Emily Rini, coordinatrice regionale di Forza Italia.