Intanto secondo il rapporto di Confindustria rimane stabile la fiducia delle imprese valdostane

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C'è «stabilità» nel clima di fiducia delle imprese valdostane. Lo rivela l'indagine congiunturale sul secondo trimestre 2024 di Confindustria Valle d'Aosta, secondo cui rimane stabile al 24 per cento il valore percentuale del saldo ottimisti-pessimisti per quanto attiene alla produzione. In dettaglio migliorano le esportazioni, dove il saldo attivo ottimisti-pessimisti passa dal 13,33 per cento del primo trimestre al 20,69 per cento anche se aumentano le aziende con ordini sufficienti per meno di un mese che passano dal 20 per cento al 24 per cento. In diminuzione del 5 per cento gli ordini con visibilità oltre i 3 mesi, stabili invece gli ordini con visibilità 1-3 mesi. Infine, si rileva un leggero abbassamento relativo ai nuovi ordini, dove il saldo passa dal 23,40 per cento al 19,57 per cento. Rimangono stabili gli investimenti: il saldo ottimisti pessimisti per ampliamenti si attesta su di un più 27,50 per cento (rispetto al più 30 per cento del trimestre precedente), quello per sostituzioni riconferma la percentuale del trimestre precedente del più 32,5 per cento. In leggero aumento rispetto allo scorso trimestre la percentuale degli imprenditori che non prevede di fare nessun investimento che si attesta su di un più 40 per cento (38 per cento il dato del primo trimestre). Varia di poco, in negativo di 3 punti percentuali, il tasso di utilizzo di impianti (più 70,15 per cento), che resta sui valori medi di lungo periodo. A livello occupazionale è in forte riduzione il dato relativo al ricorso alla Cassa integrazione guadagni che si attesta su di un più 4,35 per cento, rispetto all'8,51 per cento del trimestre precedente. «Le risposte arrivate dalle imprese valdostane - commenta il presidente di Confindustria Vda, Francesco Turcato - lasciano immaginare una seconda parte dell'anno robusta. L'inserimento stabile nelle filiere produttive testimoniato dall'aumento delle esportazioni e degli investimenti previsti nel secondo trimestre è una premessa importante, per sviluppare e consolidare la crescita e l'occupazione. I rischi macroeconomici e geopolitici di questa fase storica restano un'incognita ma a pesare ancora di più, sono le perduranti incertezze sull'intero sistema infrastrutturale della Valle d'Aosta».

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