Innovativo intervento al cuore al “Parini” con tecnica “Reducer”
Dopo la recente introduzione del sistema di assistenza ventricolare “Impella” per il supporto all’esecuzione di interventi di rivascolarizzazione percutanea in pazienti ad altissimo rischio, è stata utilizzata per la prima volta nella nostra regione un’altra tecnica innovativa di trattamento interventistico cardiologico chiamata “Reducer” e dedicata a un’ulteriore categoria di pazienti altamente complessi quali sono quelli con coronaropatia grave non rivascolarizzabile mediante tecniche tradizionali quali il by pass aortocoronarico o l’angioplastica.
«Ogni anno una percentuale variabile dall’1 al 5 per cento dei pazienti con cardiopatia ischemica sottoposti a coronarografia presentano una malattia coronarica così grave ed estesa da non poter essere trattati. - spiega il direttore della struttura complessa di Cardiologia Paolo Scacciatella - Questi pazienti, che presentano solitamente forme di angina pectoris invalidanti e sono costretti a frequenti ricoveri ospedalieri, vengono definiti “no-option”, ovvero senza opzioni terapeutiche. Questa terapia interventistica consiste nel posizionamento attraverso la vena giugulare destra di uno stent occlusore nel seno venoso coronarico ed è finalizzata ad aumentare la perfusione del microcircolo del cuore ischemico con conseguente miglioramento dei sintomi anginosi e della capacità funzionale».
Questa tecnica innovativa, introdotta per la prima volta in uno studio sperimentale sull’uomo nel 2007, è stata validata negli anni successivi in particolare con uno studio clinico randomizzato nel 2015, in seguito al quale ha ottenuto il marchio Ce.
Il sistema “Reducer” è preso in considerazione nelle Linee Guida Europee per i pazienti con angina pectoris refrattaria. L’intervento di impianto percutaneo di “Reducer” in seno venoso coronarico, attualmente eseguito solo in pochi centri cardiologici italiani ed europei, è stato effettuato venerdì scorso, 9 aprile, su un paziente valdostano affetto da coronaropatia critica multivasale gravemente sintomatica e non rivascolarizzabile nella sala ibrida dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta dal dottor Paolo Scacciatella e dal dott. Francesco Pisano, responsabile del servizio di Emodinamica e Cardiologia interventistica, coadiuvati dal dottor Marcello Giudice, responsabile del servizio di Elettrofisiologia, e dal personale tecnico ed infermieristico del Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radioterapia.