Iniziato il restauro del castello di St-Marcel “Ospiterà un museo dedicato alle miniere”
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di ristrutturazione di alcuni locali del castello di Saint-Marcel nell’ambito del progetto Promozione del patrimonio geologico e naturalistico tra Italia e Svizzera (Mineralp) e con il finanziamento del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia - Svizzera 2014/2020 per un importo complessivo di 430mila euro. La gara per la progettazione era stata vinta, già nel 2019, dall'architetto Mauro Rosini di ArchitetturaTre, ma l'avvio dei lavori è stato ritardato dall'emergenza sanitaria. Ad occuparsi degli interventi è un raggruppamento temporaneo di imprese formato dalle società Floccari Mario & Figli e Energi di Domenico Valerioti. «Inizialmente si è proceduto con la rimozione di materiali dall’interno. - spiega il sindaco di Saint-Marcel Andrea Bionaz - Dopodiché si effettueranno gli interventi di restauro e di recupero funzionale di alcuni ambienti su 3 piani che saranno destinati a museo minerario. Vi verrà infatti trasferito e ampliato il centro documentario delle miniere attualmente presente in Municipio. Oltre allo spazio dedicato ai siti di Chuc e Servette, sul nostro territorio comunale, l’esposizione promuoverà anche le altre miniere valdostane, in accordo con il Parco Minerario regionale, nonché quelle della Svizzera e del Piemonte, partner del progetto. Questi lavori rappresentano il primo lotto di opere e dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno. L’allestimento verrà eseguito attraverso lotti successivi. L’obiettivo più generale è trasformare il castello in un luogo vivo, inserendovi all’interno altre attività, anche ricettive, in modo che diventi un nuovo centro del paese».
La parte più antica del castello risale alla fine del Quattrocento: la torre venne costruita nel 1466 e la parte principale del corpo fu terminata entro il 1487. La torre è successivamente crollata o è stata abbattuta dopo una calamità naturale e l’area è diventata una discarica e una concimaia a cielo aperto a servizio della stalle al piano terreno e al piano interrato del corpo centrale e successivamente anche il corpo del fabbricato è stato abbandonato, ma non si è ancora risaliti alle cause.
Le facciate indicano che il castello era organizzato su 3 piani, uno interrato e 2 fuori terra: i solai tra il piano terra e il primo piano erano lignei, in un secondo tempo sono stati sostituiti con volte a botte, di cui restano i segni delle imposte sulle pareti e agli angoli.