Iniziate le vaccinazioni al Palaindoor Si spera che siano disponibili più dosi
E' partita lunedì scorso, 8 marzo, la campagna vaccinale anti-Covid nella sede del Palaindoor di Aosta, dedicata in questa fase agli ultraottantenni. Ci sono persone in buona salute ma anche con pluripatologie. «In contemporanea vengono anche chiamati, qualora via siano dei posti disponibili, dei soggetti ultra fragili, che quindi potrebbero essere più giovani», spiega la dottoressa Marina Verardo, direttore della Struttura complessa di Igiene e Sanità pubblica dell'Usl. Tra le 14.30 e le 20.30 sono state vaccinate oltre 200 persone grazie all'attivazione di 6 postazioni. Se ci fosse una maggiore quantità di vaccini «Avremmo una capacità decisamente superiore, pari a 14 postazioni» aggiunge la dottoressa Marina Verardo. Più in generale, «Se arriveranno i vaccini monodose, e tantissime dosi, la Valle d'Aosta potrebbe arrivare a vaccinare almeno metà della popolazione entro giugno» ipotizza la dottoressa Marina Verardo aggiungendo che tra gli ultraottantenni «La percentuale di assenso è elevatissima, siamo sull'80 per cento». Restano tuttavia alcune «Persone che potrebbero apparentemente non aderire - osserva al dottoressa Mrina Verardo - ma che in realtà vivono da sole e non hanno chi può accompagnarle. Vedremo con le associazioni di volontariato cosa si potrà fare». Al momento ad Aosta e Châtillon viene somministrato il vaccino Pfizer Biontech. Quello Astrazeneca, «Altrettanto valido» assicura la dottoressa Marina Verardo, viene impiegato - per forze dell'ordine e insegnanti - nelle sedi di Donnas e Morgex.
Ma le dosi a disposizione saranno sufficienti o no per concludere nei tempi previsti il piano di vaccinazione di massa della Valle d’Aosta?
Samantha Dafne: «Difficile dire a priori se le dosi di vaccino anti-Covid potranno coprire l’intera richiesta, speriamo di sì e che non avvenga come in altre regioni dove la produzione della case farmaceutiche ha subito uno stop improvviso. Sicuramente mi faro vaccinare».
Samuele Paparella: «Mi auguro che si riescano a reperire le dosi di vaccino necessarie per immunizzare tutti. Questa è la speranza per tornare il più in fretta possibile alla vita normale senza le restrizioni e i condizionamenti che abbiamo dovuto sopportare a causa del Covid-19. Mi farò vaccinare prima possibile».
Anna Maria Corradi: «Ho saputo di recente che le dosi di vaccino a disposizioni potrebbero non bastare, in questo caso qualcuno ha proposto di farsi inviare dalle regioni vicine quelle avanzate o in esubero. Per quanto mi riguarda, preferisco prendere tempo per vaccinarmi e riflettere seriamente, perché nutro alcuni dubbi su eventuali effetti collaterali, soprattutto su persone anziane con patologie serie».
Serenella Asioli: «Spero che le dosi di vaccini riescano a ricoprire l’intero fabbisogno regionale o che almeno siano disponibili per quelle persone che desiderano farlo. Per quanto mi riguarda, posso dire che non sono affatto convinta e sto ancora pensando se voglio davvero farmi vaccinare. Mi sono iscritta sulla piattaforma per le prenotazioni, ma vedrò il da farsi. Soprattutto adesso che si sente parlare sempre di più di varianti più contagiose e aggressive, mi chiedo se il vaccino possa avere una efficacia scientificamente provata e per quanto tempo possa eventualmente fare effetto».
Marco Cuccu: «Mi sono già fatto vaccinare e spero ora che molte persone che desiderano vaccinarsi possano farlo al più presto. Credo nell’efficacia dei vaccini e penso che le dosi siano sufficienti per tutti».
Andrea Ligato: «A quanto ho potuto apprendere le dosi di vaccino a disposizione dovrebbero essere sufficienti per tutti. Spero che presto siano vaccinati tutti i valdostani per poter ritornare a una situazione di normalità».