Iniziata la ristrutturazione della sede Avis in via Croce di Città ad Aosta
Lunedì scorso, 15 aprile, dopo numerosi rinvii e ostacoli burocratici, è partita la ristrutturazione dei locali della storica sede dell'Avis di via Croce di Città, angolo piazza Roncas, ad Aosta. Dopo aver circondato l’immobile con le impalcature ed aver messo in sicurezza l'intera area, i lavori sono iniziati con la rimozione del tetto e delle travi che vantano oltre 120 anni di onorato servizio. «Nel giro di di una dozzina di giorni al massimo avremo il nuovo tetto con la prima copertura in rame, a seguire si farà anche quella in lose come da capitolato» riferisce il vicepresidente vicario dell’Avis Aosta Aldo Meinardi. Il rifacimento del tetto è a carico della Regione, proprietaria dell’immobile, per un importo di circa 60mila euro (Iva esclusa), invece l’Avis Aosta provvederà all’impianto di riscaldamento a metano e all’isolamento preventivanto una spesa di 15mila euro. L’Avis Aosta in questo periodo è impegnata nel progetto sostenuto dall’Assessorato regionale dei Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali intitolato ImmaginAvis che coinvoge l’Itpr e il Liceo musicale di Aosta. Gli studenti hanno prodotto un audiovisivo sul dono del sangue, cui ne seguiranno altri sul tema dell'importanza del dono e di essere donatori. Inoltre, gli studenti stanno approntando degli elaborati per l'allestimento dell'esposizione sul tema del “Dono, Solidarietà e Inclusione” che si terrà alla Cittadella dei giovani da sabato 25 maggio a giovedì 20 giugno. «Fortunatamente le tappe del progetto si svolgono fuori sede e cioè all’Itpr al Liceo Artistico di Aosta. - commenta Aldo Meinardi - Pertanto i lavori per la risutrutturazione della sede non interrompono la nostra programmazione relativamente a questa attività». Per quanto riguarda la segreteria, rimane sempre aperta nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 1.30 «Grazie anche alla puntuale disponibilità della nostra segretaria Veronica Bandito - conclude Aldo Meinardi - che munita di regolare caschetto antinfortunistico presidia l'ufficio».