Ingresso di Cervinia, la rivoluzione in un progetto

Ingresso di Cervinia, la rivoluzione in un progetto
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Una residenza turistico-alberghiera con 46 appartamenti, 41 monolocali e 5 bilocali, tutti con terrazzino, un garage con 2 piani interrati (un’ottantina in tutto i posti per le auto) e una spa a disposizione anche dei clienti esterni. Il tutto inserito in una piazza che sarà completamente ridisegnata nella zona compresa tra via Guido Rey e il fiume Marmore e la chiesa parrocchiale: una piazza, come si legge nella documentazione presentata in Regione, che sarà completamente pavimentata, progettata per soddisfare le esigenze di ottenere un luogo polifunzionale che funga da centro per le attività culturali, sportive e comunali di Breuil-Cervinia, come ad esempio i mercatini natalizi. Una vera rivoluzione per l’ingresso del paese.

Il progetto - denominato “Breuil Dreams” per un investimento compreso tra i 12 e i 14 milioni di euro - è ambizioso ma Guido Bertani, responsabile della società immobiliare Via Fara Cornalia di Milano, non ha dubbi. «Mi piacciono le sfide difficili, è un progetto che stiamo seguendo da quasi 20 anni e questa è la settima soluzione che proponiamo. - dice il professionista - Siamo un’impresa di costruttori attivi fin dagli anni Quaranta che ha sempre operato nel settore alberghiero. Mio padre e mio zio venivano a Cervinia, una località che la mia famiglia ha sempre amato. Anche io ho trascorso tutta la vita con gli sci ai piedi e conosco bene molte località alpine, soprattutto quelle austriache. La residenza turistica che abbiamo in mente sarà aperta 12 mesi l’anno e la spa, in posizione centrale, sarà aperta a tutti».

L’iniziativa, come sottolinea l’impresario, ha avuto finalmente un punto di svolta all’inizio degli anni 2000 con l’acquisto di alcuni terreni dell’Agip che ha consentito di dare maggiore respiro all’opera in programma. Ora il progetto ha superato i primi passaggi in Regione che ha dichiarato la non assoggettabilità al Vas (valutazione ambientale strategica) in quanto il pud rappresenta «l’attuazione di una zona il cui sviluppo strategico è già stato oggetto di valutazione ambientale in sede di adeguamento del piano regolatore alla legge regionale 11/1998 e alle determinazioni del piano territoriale paesistico; per quanto concerne le modalità progettuali di sviluppo della suddetta zona risulta necessario approfondire l’analisi degli impatti ambientali derivanti dai singoli interventi (che comportano volumi di nuova edificazione, e scavi, rilevanti) attraverso una valutazione congiunta da effettuarsi in sede di procedura di Via».

«Siamo in attesa anche del parere del Comune che ha già in possesso tutta la documentazione. - aggiunge Guido Bertani - Sappiamo che dovremo apportare alcune modifiche al tetto, ma per il resto dovremmo essere a posto».

Ancora bocche cucite invece dal Comune. Il vicesindaco Nicole Maquignaz sostiene che sicuramente la zona deve essere riqualificata ma che i tempi sono ancora prematuri per parlarne; in ogni caso, tra le diverse infrastrutture previste dal progetto, il Comune potrebbe trovare la soluzione per una nuova sede dell’Office du Tourisme, che attualmente è in condivisione con le Guide del Cervino. Intanto i “rendering” del nuovo progetto sono già comparsi sui social scatenando, come sempre in questi casi, un acceso dibattito, con i vari commenti sui pro e contro della nuova soluzione.

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