Influenza, il picco atteso per la fine di gennaio
E’ previsto per la fine del mese di gennaio il picco dell’influenza in Valle d’Aosta. Dai dati pervenuti dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl VdA, sul totale delle 18.000 dosi di vaccini acquistate, attualmente ne sono state distribuite 17.600 e i vaccini somministrati sono 12.037. I medici di sanità pubblica invitano ad effettuare quanto prima la vaccinazione, considerato che occorrono 15 giorni per la risposta immunitaria. L'epidemia influenzale in atto è causata principalmente dal virus di tipo A i cui anticorpi specifici sono contenuti nel vaccino a disposizione.
Per quanto riguarda il numero dei ricoveri ospedalieri nei reparti di degenza del Dipartimento delle Medicine, si è passati da 79, nella settimana dal 21 al 27 dicembre 2017, a 102 nel periodo dal 28 dicembre al 3 gennaio. Complessivamente i pazienti ricoverati pr influenza alla data di mercoledì scorso, 3 gennaio, nei reparti di medicina erano 202. “E’ bene precisare - rende noto la Direzione Medica di Presidio - che l’influenza raramente è oggetto esclusivo di ricovero, ma è sovente un fattore di rischio per numerose altre patologie dell’apparato cardio-respiratorio”.
Il rapporto epidemiologico InfluNet 2017-2018 ha appena pubblicato i dati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica della sindrome influenzale, elaborati dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. A livello nazionale, nella settimana dal 25 al 31 dicembre si evidenziano un brusco aumento del numero di casi in tutte le fasce di età e un livello di incidenza pari a 11,11 casi per 1. 000 assistiti (con la fascia di età dei soggetti maggiormente colpiti che è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 29,2 casi per 1.000). Il numero dei casi stimati in questa settimana è pari a circa 673.000 per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 2.168.000. In tutte le regioni italiane il livello di incidenza è pari o superiore a 10 casi per 1.000 assistiti, tranne in Friuli-Venezia-Giulia, nella Provincia autonoma di Bolzano e in Valle d’Aosta - in cui si mantiene a circa 4 casi per 1.000 assistiti. Il dato della nostra regione potrebbe però essere inficiato da segnalazioni in minor numero o giunte in ritardo da parte dei cosiddetti “medici sentinella”.