«Indispensabile la presenza delle Forze dell’ordine per la sicurezza sulle strade»
Nelle ultime settimane si sono verificati diversi incidenti stradali in cui sono rimasti feriti o sono morti motociclisti. Ma quali sono le cause? Eccesso di velocità, imprudenza, auto che non hanno dato la precedenza? Le Forze dell’ordine effettuano controlli adeguati contro l’eccesso di velocità? E più in generale per la sicurezza sulle strade?
Marco Gatti: «La causa principale di gravi incidenti è l’imprudenza. Le moto tendono ad andare veloci sui rettilinei e spesso le auto non hanno tempo di fare manovra che si ritrovano a impattare contro moto che sopraggiungono ad altissima velocità. Occorre spiegare che i limiti vanno rispettati in ogni caso, sia dalle auto che dalle moto. Comunque in molti vengono “pizzicati” da Polizia, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza, i cui uomini sono sempre in prima linea a contrastare e prevenire comportamenti scorretti con multe anche salate e sospensione della patente».
Nicola Pieropan: «Diciamo che chi è in sella a una motocicletta è più facile che tenda ad andare veloce ma questa non è la sola causa. Molti automobilisti sono distratti e nemmeno si rendono conto della presenza di motociclisti. Alla guida occorre estrema attenzione e prudenza. I controlli da parte delle Forze dell’ordine funzionano bene e spesso prevengono ulteriori incidenti».
Clarissa Giannastasio: «A mio avviso il motociclista tende ad andare veloce e spesso a non rispettare i limiti di velocità, perché è alla guida di un mezzo potente ma anche molto più difficile da tenere in strada. Ho l’impressione che Polizia e Carabinieri tendano a controllare meno i motociclisti, mentre scattano molti controlli in più per gli automobilisti. Bisogna aumentare i controlli sui motociclisti e sanzionarli maggiormente perché sovente viaggiano ben oltre il limite di velocità consentito».
Giuseppe Catalfamo: «Molti motociclisti tendono a esaltarsi e spesso a emulare i grandi campioni delle due ruote, si sentono intoccabili e sfrecciano a velocità incredibili. Però diversi di loro in moto non sanno andare troppo bene. Sono necessarie campagne di sensibilizzazione per riportare i motociclisti alla realtà, attraverso controlli più severi da parte di Polizia e Carabinieri che comunque si danno un gran da fare per mantenere condizioni di sicurezza sulle nostre strade».
Caterina Cabiddu: «Credo che molti motociclisti siano imprudenti e presi dall’ebrezza della potenza delle loro moto si lascino trasportare fuori misura. Forse è anche comprensibile per chi ha la passione della moto, ma se poi aumentano i morti e i feriti occorre intervenire attraverso multe alate e, qualora il codice della strada lo consenta, il ritiro immediato della patente per guida pericolosa ed eccesso di velocità».
Marilena Careri: «Non voglio giudicare nessuno, ma ovviamente questi ultimi incidenti con morti e feriti fanno riflettere. Come automobilista, sia che mi trovi in statale o in autostrada a guidare la mio auto, ho un fremito e inizio a preoccuparmi seriamente quando sento il rombo di una motocicletta. Quindi aumento l’attenzione perché non so se sorpasserà a sinistra o a destra. I controlli, a mio avviso, devono coprire tutto il territorio».