Indignata al caffè

Pubblicato:
Aggiornato:

Mentre in Valle d’Aosta sale l’inflazione, con un più 0.8 per cento ad agosto 2024 rispetto ad agosto 2023, ricordiamo che si tratta da sempre di una delle regioni più care d’Italia, peraltro quella con più bar per indice di densità di popolazione e ne conosciamo tutti bene la ragione. Ma non voglio soffermarmi sui 596 bar valdostani e sull’offerta alcolica che la regione richiede, vorrei mettere a fuoco invece la questione del caffe, che anche altri 148.404 esercizi offrono in tutto il resto d’Italia.

Il caffè, uno degli indici al consumo, costò 1 euro molto prima, mesi prima, ad Aosta rispetto alle grandi città, come ad esempio Roma, anch’esse a grande afflusso turistico, che lo togliessero dai 0.80.

A Roma capitale, un museo a cielo aperto che non conosce bassa stagione, il caffè, a Piazza Navona, costa 1 euro e si può contestualmente godere della vista di palazzi, sculture e fontane in quella che è proclamata una delle più belle piazze del mondo.

A Napoli, una delle capitali culturali del caffè, tanto che alcuni produttori creano una miscela apposita per il caffè napoletano, più forte, più esigente, la media per un caffè è di 0.90.

In molte città del sud Italia, con il mare dinnanzi, si può gustare un ottimo caffè, pressato con maestria, a 85 centesimi.

Ad Aosta, dopo aver deciso in autonomia di salire sopra l’euro (soglia anche psicologica) c’è chi non si accontenta di 1,20 e decide di toccare l’1,50. E non c’è nemmeno la vista sulle sculture del Bernini, che almeno che venga fatto con acqua pura di fonte, altrimenti non si spiega.

Non è una questione di poco conto, è un segnale, di poca attenzione al cittadino e al turista; il caffè per l’Italiano è un culto, un’abitudine, un momento di incontro.

In Italia abbiamo più di 800 torrefazioni, non si può certo dire quindi che il caffè sia un prodotto di nicchia o di difficile reperibilità, eppure non passa attimo in cui, giocando sul fatto che si tratti di pochi centesimi, avvenga un aumento del prezzo.

Normalmente i prezzi li fanno la domanda, l’offerta e la qualità del prodotto, quindi qualcuno mi deve spiegare perché in Valle d’Aosta ci sarebbe più domanda che offerta, rispetto a Roma ad esempio, e soprattutto più qualità, rispetto a Napoli per dirne una.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031