Indignarsi ai raggi X

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Siamo erroneamente portati a credere che un ospedale sia fatto di medici e infermieri.

Lo è, ma al loro fianco operano tutti i giorni figure come operatori socio sanitari, biologi, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, terapisti della riabilitazione, farmacisti, psicologi e amministrativi.

Sono moltissime le figure che tengono in vita un ospedale, lontane dai riflettori. Senza questo personale non si potrebbero effettuare tante cose, dalle accettazioni alle operazioni. Come in ogni ambiente strutturato tutti i profili sono indispensabili.

In Valle d’Aosta, dove godiamo di un’unica struttura ospedaliera, mancano da tempo i tecnici di laboratorio, ad esempio quelli di radiologia. Si tratta di persone altamente qualificate: un tecnico di radiologia è infatti un operatore sanitario specializzato abilitato a svolgere autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie - su prescrizione medica - tutti gli interventi che richiedono l’uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti, sia artificiali sia naturali, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare oltre agli interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica. È altresì responsabile per il buon funzionamento e la manutenzione quotidiana delle apparecchiature di sua competenza. Si capisce quindi come questi tecnici siano figure indispensabili e degne della stessa dignità, anche economica degli altri lavoratori.

Le norme recenti hanno però previsto incentivi per gli infermieri ed i medici, senza parificare economicamente le altre professioni. Tant’è che gli scorsi bandi hanno finito per non coprire le necessità ospedaliere.

In un momento storico in cui il bisogno di lavorare è altissimo e il bisogno di ospedali efficienti è una priorità, come può essere che un bando non copra i posti vacanti?

O è sbagliato il bando o non è appetibile l’incarico.

Bisogna ancora una volta interrogare i vertici della politica valdostana e trovare una soluzione, poiché la carenza di personale e di multidisciplinarietà crea un impoverimento della struttura e provoca un rallentamento nei servizi essenziali.

Giovedì prossimo, 20 ottobre, scadrà un nuovo bando per le stesse posizioni: aspettiamo di capire dove sia il nodo gordiano.

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