Incontro, riflessione, condivisione
Il Natale è soprattutto simbolo di rinascita e di rinnovamento. Per alcuni è tempo di vacanza. Per altri è un momento di incontro con amici, parenti, persone care. Per altri ancora, è un momento di riflessione dove si ripensa ai giorni trascorsi, alle vicende vissute, ai propri comportamenti per cercare di migliorarsi. Per ritrovare il vero significato del Natale può essere utile rivolgere lo sguardo indietro ai culti più antichi e scoprire che deriva dalle antichissime feste solstiziali. Festeggiamenti volti a propiziare le terre che, lasciate inattive durante l’inverno, tornassero in primavera a nuova vita. Una festa quindi di rinascita prima terrena e poi mitologica. Già 3.600 anni fa veniva festeggiata in Persia la nascita di Mitra, figlio del Sole. Mitra ha sorprendenti analogie con la figura del Cristo: nasce in una grotta e gli viene affidato dal Padre Sole il compito di contrastare Ahriman, spirito maligno che vuole distruggere il mondo. Mitra, quando la sua missione salvifica è compiuta, partecipa con i suoi adepti a un banchetto; dopo aver consumato il pasto come atto sacrificale, il dio sale al cielo su un Carro di luce, per riunirsi al Padre Sole. Separati nettamente grazie all'intervento di Mitra il Bene dal Male, la vita sulla Terra sarebbe andata avanti sino al Grande Anno, periodo dell'Apocalisse. In Egitto si ricordava la nascita di Osiride e di suo figlio Oro. I mosaici e gli affreschi raffiguranti immagini di Horus in braccio a Iside ricordano l'iconografia cristiana della Madonna con il bambino. Nel giorno corrispondente al 25 dicembre odierno, nel 3000 a.C. in Babilonia, veniva festeggiato il dio Sole babilonese Shamash. Era il dio della giustizia e della predizione, in quanto il sole vede tutto: passato, presente e futuro. Nell'antica Roma, la festività del Dies Natalis Solis Invicti ("Giorno di nascita del Sole Invitto") veniva celebrata nel momento dell'anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio d'inverno. Si assisteva pertanto, in questo giorno, alla "rinascita" del sole cioè a un nuovo "Natale". Nel 330 l'imperatore Costantino decretò per la prima volta il festeggiamento cristiano della natività di Gesù che fu fatta coincidere con la festività pagana del Sol Invictus. Il "Natale Invitto" divenne il "Natale" Cristiano. Nel 337 papa Giulio I ufficializzò la data del Natale da parte della Chiesa Cattolica, come riferito da Giovanni Crisostomo nel 390: «In questo giorno, 25 dicembre, anche la natività di Cristo fu ultimamente fissata in Roma.»