Incidenti in montagna, tanti interventi in alta quota «I numeri sono nella media degli anni scorsi»

Incidenti in montagna, tanti interventi in alta quota «I numeri sono nella media degli anni scorsi»
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Con la stagione estiva entrata nel vivo, aumentano le presenze degli alpinisti e in generale degli appassionati di montagna nella nostra regione. Conseguente, anche gli incidenti. Il Soccorso Alpino Valdostano è operativo ventiquattrore su ventiquattro. «In queste settimane stiamo eseguendo tantissimi interventi in alta quota, - conferma Paolo Comune direttore del Soccorso Alpino Valdostano - dai 4.200 ai 4.500 metri. Per fortuna si tratta di persone illese che escono ad esempio dalle grandi vie classiche dal versante sud del Monte Bianco, arrivano in cima e finita la parte tecnica sono stanchi. Con l'abbondanza di neve il risultato è che sono esausti, non ce la fanno più e chiedono il soccorso. Questo possiamo dire è ciò che ha caratterizzato gli ultimi dieci giorni. Per noi - continua Paolo Comune - è un problema lavorare in quota, soprattutto con la presenza del vento che rallenta le prestazioni dell'elicottero a volte al limite. E’ crescente questa tendenza a chiamarci perché la stanchezza prende il sopravvento e voglio sottolineare che questa tipologia di intervento è completamente a pagamento tramite l'Usl».

I dati che il Direttore del Soccorso Alpino Valdostano fornisce sono in linea con quelli degli anni scorsi: «È sicuramente stato un mese di giugno di lavoro intenso - evidenzia Paolo Comune - soprattutto per quanto riguarda i rifugi alpini e la frequentazione dell'alta montagna. In base ai numeri che abbiamo a disposizione, posso dire che siamo nella media degli anni precedenti. Poi è chiaro che le imprudenze ci sono sempre soprattutto per come vediamo le persone affrontare la montagna, soprattutto i ghiacciai: da soli, non legati e addirittura in pantaloncini corti e fortuna vuole che malgrado tutto questo gli incidenti sono meno rispetto alle imprudenze».

I consigli che il Direttore del Soccorso Alpino Valdostano rinnova anche per l'estate 2023 sono come sempre all'insegna della prudenza ma non solo: «Innanzitutto consultare le previsioni meteo è fondamentale. E poi scegliere l'itinerario adatto alle proprie capacità ma anche all'allenamento. Per coloro che intraprendono le grandi vie classiche - sottolinea Paolo Comune - ci deve essere la consapevolezza di cosa si sta andando a fare, delle proprie capacità e come detto, dell'allenamento del momento. Per coloro che invece compiono degli itinerari più semplici è importante valutare i tempi di percorrenza. Per intenderci: se si va alla Capanna Margherita e si deve arrivare al Colle del Lys in tre ore, se dopo cinque ore non si è ancora giunti al colle è meglio non proseguire ma rientrare. La meteo - conclude Paolo Comune - va verificata e monitorata sempre, non solo il giorno prima oppure la mattina quando ci si alza e ci si prepara per uscire di casa, perché nell'arco della giornata la situazione può cambiare e un temporale può essere dietro l'angolo, con tutte le sue insidie. La sicurezza in montagna e, i destini della propria vita dipendono sempre da fattori umani. C'è il pericolo oggettivo però poi sono determinanti le decisioni che il singolo assume».

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