Inchiesta “Do ut des”, iniziato il processo alla famiglia di impresari

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Dopo la condanna a 6 anni di reclusione inflitta lo scorso mese di giugno all’ex capo ufficio tecnico del Comune di Valtournenche Fabio Chiavazza al centro dell’inchiesta “Do ut des”, mercoledì 6 ottobre al Tribunale di Aosta si è aperto il processo ai coniugi Loreno Vuillermin e Renza Dondeynaz e a loro figlio Ivan Vuillermin, i tre soci della “Edilvu”, l’impresa edile di Challand-Saint-Victor, che in base alle ipotesi di accusa avrebbe maggiormente beneficiato degli appalti “pilotati”. In particolare sono 3 i lavori a Valtournenche che, a partire dal 2016, hanno insospettito gli inquirenti: la manutenzione della strada pedonale Fiscada, il restauro di una fontana in località Pecou e il potenziamento dell’acquedotto di Cervinia. Dagli atti sequestrati in Municipio, sarebbero emerse richieste di preventivo con scadenze molto ravvicinate e, in un caso, con i lavori addirittura formalmente assegnati di domenica e un giorno prima dell’arrivo dell’offerta della Edilvu. L’impresa avrebbe ricompensato Fabio Chiavazza pagando 2 fatture emesse da una società di cui quest’ultimo era socio, anche se poi tale ruolo sarebbe stato assunto da un suo parente, una riguardante la vendita di materiali e l’altra per dei lavori svolti nel 2014 in un cantiere dell’azienda di costruzioni. In totale, circa 50mila euro, saldati dalla Edilvu, hanno testimoniato gli accertamenti bancari, con 3 bonifici. Quelle fatture, per l’accusa, coprirebbero una tangente. Il processo riprenderà lunedì 8 novembre.

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