Inchiesta Bcc Valdostana, è stato assolto anche Martino Cossard
La Corte d'appello di Torino ha revocato la condanna a sei mesi di reclusione per induzione indebita a dare o promettere utilità a carico di Martino Cossard, ex presidente della Bcc Valdostana. Il provvedimento fa seguito all'annullamento senza rinvio nel gennaio scorso, da parte della Corte di Cassazione, della sentenza di condanna, datata luglio 2019, nei confronti degli altri due imputati nel processo: l'ex assessore alle Finanze della Regione Valle d'Aosta Ego Perron, che in secondo grado era stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione, e l'ex presidente della Bcc valdostana Marco Linty (sei mesi).
L’ipotesi dell’accusa
Secondo l'accusa i banchieri erano stati indotti alla stipulazione di un contratto di affitto di locali di proprietà di Ego Perron (successivamente annullato per un vincolo d'uso dell'immobile) in cui trasferire la filiale della Bccv di Fénis.
In cambio l'allora Assessore avrebbe sostenuto la loro candidatura ai vertici della banca alle elezioni di rinnovo del consiglio d’amministrazione, nella primavera del 2015.
Integrità morale riconosciuta
«Nell’esprimere il mio sollievo per una vicenda che aveva messo in dubbio la mia integrità morale, a cui tengo al di sopra di ogni altra considerazione e che ora mi viene riconosciuta anche ufficialmente, - dichiara Martino Cossard - ringrazio coloro che sempre mi sono stati vicini ed hanno mantenuto nei miei confronti quella fiducia personale che mi gratifica. Bene hanno fatto i miei coimputati a proseguire con il terzo grado di giudizio, che ha evidenziato la totale inesistenza di reato che ha permesso anche a me di fare conoscere tale situazione di inesistenza di reati, con la revoca della sentenza di condanna a suo tempo emessa».