Inaugurato il parco fotovoltaico realizzato da Cva a San Giorgio Canavese: parola d’ordine diversificare
La Cava Toppetti a San Giorgio Canavese era una risaia poco produttiva. Ora è un’ordinata distesa di pannelli fotovoltaici estesa su 12 ettari ed attorniata da piante e aree verdi. Il Gruppo Cva ha presentato la sua nuova realizzazione sabato scorso, 9 novembre, con una riuscita manifestazione che ha visto la presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, del presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin accompagnato dagli assessori Luigi Bertschy e Luciano Caveri e del presidente di Legambiente Stefano Ciafani.
La cerimonia di inaugurazione dell’impianto, benedetto dal vescovo di Ivrea Edoardo Cerrato, ha rappresentato l’occasione per il Gruppo Cva di fare il punto sullo stato di attuazione del suo piano di sviluppo strategico industriale che prevede il raggiungimento di 2 GW di potenza installata al 2027.
“Oggi - ha detto il presidente del Gruppo Cva Marco Cantamessa - celebriamo una tappa importante, in un’ottica di crescita, diversificazione e creazione di valore. La concreta attuazione del nostro piano strategico si appoggia a una rilevante crescita organizzativa, sviluppando competenze tecniche ed industriali lungo tutta la catena del valore dell’energia rinnovabile. Cva si conferma pertanto come operatore leader a livello italiano, affidabile e aperto al dialogo con i territori in cui opera.”
Se dai dati presentati è emerso in modo chiaro che nel futuro la produzione di Cva derivante dall’idroelettrico non potrà aumentare ma rimarrà una risorsa costante sui valori attuali, allora per crescere il Gruppo deve indirizzare i propri sforzi su altre energie rinnovabili, come l’eolico e il fotovoltaico, tanto che solo in quest’ultimo settore gi investimenti previsti per i nuovi impianti, ubicati nel centro e nord Italia, ammontano ad oltre 100 milioni di euro.
Ai 936 MW di potenza idroelettrica installata nella realtà valdostana e ai 231 MW già in esercizio tra impianti eolici e fotovoltaici, si aggiungono, con entrate in esercizio differenti, 99 MW derivanti principalmente dagli impianti di San Giorgio Canavese per 12,5 MW, di Arlena di Castro nel viterbese per 29 MW e di Castelletto di Branduzzo nel pavese per 10 MW e dal parco eolico della Basilicata con una produzione di 40 MW.
“Cva sta portando avanti con determinazione un percorso e che prevede un incremento complessivo della potenza installata del Gruppo di più di 800 MW al 2027. - ha dichiarato l’amministratore delegato Giuseppe Argirò - Gli impianti inaugurati rappresentano non solo il nostro importante percorso industriale di diversificazione e di crescita, ma anche un contributo concreto per la transizione energetica dell’Italia.”
Dopo gli interventi di Renzo Testolin e Luigi Bertschy, parole di sostegno verso la politica energetica di Cva sono arrivate dal presidente di Legambiente Stefano Ciafani, che ha sottolineato come le scelte del Gruppo interamente indirizzate verso le energie rinnovabili siano una testimonianza tangibile di come il progresso possa valorizzare l’ambiente e i territori di riferimento. A concludere il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha messo in evidenza la situazione di dipendenza energetica dell’Italia dall’estero e di come sia importante per il nostro paese raggiungere quanto prima l’autonomia nel settore, possibile solamente grazie agli investimenti nell’eolico e nel fotovoltaico, sostenendo quindi - con esempi positivi e ragionamenti interessanti - le attuali politiche di Cva e il suo piano di sviluppo.