In viale Ginevra modifiche alla circolazione per i lavori di ampliamento dell’ospedale
Per consentire i lavori di scavo e posa di tubazioni del gas metano per l’Ospedale regionale “Umberto Parini”, un’ordinanza del Comune di Aosta istituisce alcune modifiche temporanee alla circolazione in viale Ginevra e nelle vie circostanti a partire da lunedì prossimo, 25 marzo.
In viale Ginevra, dalla rotatoria sino all'intersezione con corso Saint-Martin-de- Corléans, da lunedì 25 a venerdì 29 marzo è disposta la chiusura alla circolazione per tutti i veicoli della corsia ovest, con senso di marcia nord-sud, il divieto di sosta e di fermata su entrambi i lati della strada e, per i veicoli provenienti da via Guédoz, l'obbligo di svolta a destra.
In corso Saint-Martin-de- Corléans, nel tratto compreso tra le intersezioni con viale Ginevra e via Chaligne, da mercoledì 3 a venerdì 19 aprile saranno in vigore la chiusura alla circolazione per tutti i veicoli della corsia nord con senso di marcia est-ovest e il divieto di sosta e di fermata con rimozione forzata per tutti i veicoli.
Infine in via Chaligne è prevista da lunedì 22 a venerdì 26 aprile, dalle 8 alle 18, la chiusura alla circolazione del tratto compreso tra l'intersezione con corso Saint-Martin-de- Corléans e il primo passo carrabile a ovest della via.
In una nota, il Comitato Vallée Santé osserva: «Cominciano i primi disagi per i cittadini legati ai cantieri per l’ampliamento dell’Ospedale Parini. Per ora si tratta di “piccoli” disagi, anche perché gli scavi archeologici sono un “piccolo” cantiere rispetto a quello che succederà a breve. Parliamo del marciapiede sul lato est di Viale Ginevra (dove c’era la fermata degli autobus) che non sarà più utilizzabile almeno fino a domenica 30 giugno. Ma sui tempi della riapertura nutriamo molti dubbi. Contemporaneamente viene eliminata la corsia dedicata alle ambulanze per renderla fruibile a tutti i veicoli e già sono definite altre limitazioni per i pedoni nel tratto compreso tra corso XXVI Febbraio, via Guedoz e aree limitrofe».
Il Comitato Vallée Santé conclude: «Forse saremo ripetitivi, ma ribadiamo che un ospedale nuovo fuori dal centro urbano sarebbe costato di meno, si sarebbe potuto fare in minor tempo e senza creare disagi a nessuno».