In vendita la birra con le spezie del lardo La novità dell’azienda Amorland di Arnad
Le festività natalizie hanno portato una novità nel paniere delle specialità gastronomiche valdostane. E’ la birra “Lar - Arnabier” prodotta dall’azienda Amorland di Arnad. Il segreto? E’ aromatizzata con la stessa miscela di spezie utilizzata per la produzione del lardo.
L’azienda Amorland - che ha sede nel villaggio di Bonavesse - alleva suini neri allo stato semi-brado, coltiva frutta, ortaggi ed erbe aromatiche. Il suo cavallo di battaglia sono i salumi tra cui, naturalmente, il lardo. La “Lar” è la sua prima birra e ha tutte le caratteristiche per farsi notare.
«Era un progetto che avevamo da tempo e che ora si è realizzato grazie alla collaborazione con Fulvio Beata, mastro birraio del Birrificio Aosta. - spiega Elisa Urbano, titolare di Amorland - L’abbiamo creata per onorare la tradizione enogastronomica di Arnad, il meraviglioso paese che ci ospita e ci dà spunti e forza per innovare nel solco della tradizione. Abbiamo pensato fin da subito a una birra ideale per accompagnare il cibo. In Italia generalmente si pensa al vino come accompagnamento a un pasto mentre la birra è spesso intesa come qualcosa di dissetante, da bere da sola. Nel nostro caso non è così: si tratta di un prodotto ideato espressamente per i ristoranti e le enoteche e per questo l’abbiamo prodotta solo con il formato da mezzo litro».
«L’idea era quella di inserire nella birra le speziature che mettiamo nel nostro lardo. - prosegue Elisa Urbano - La birra storicamente è sempre stata speziata nei modi più diversi e non solo con il luppolo. A parte le spezie esotiche - come chiodi di garofano e cannella - le altre sono tutte prodotte da noi ai 1.200 metri di altitudine del villaggio di Foprouvez, ad Arnad».
Quando Massimo Belforte - compagno di vita e di lavoro di Elisa Urbano - ha portato al mastro birraio Fulvio Beata le spezie del loro lardo, pensava che sarebbero serviti diversi tentativi e aggiustamenti per ottenere il risultato desiderato. Invece è stata buona la prima e la “Lar” contiene l’esatto mix di aromi usato per insaporire il salume, nelle identiche percentuali. «La ricetta? Non la riveleremo neanche sotto tortura!» ride Massimo Belforte.
«Come base abbiamo scelto una “belgian ale”, corposa ma con un grado alcolico non eccessivo. - continua Elisa Urbano - Si accompagna perfettamente ai salumi ma pure ai formaggi e alle carni ricche. La speziatura è ben amalgamata, percepibile ma non prepotente. Pulisce bene la bocca quando si mangiano cibi grassi, si può dire che “chiede” il cibo. Tra le spezie del mix c’è per esempio l’alloro che favorisce la digestione e il rosmarino che stimola l’appetito. E’ una birra da pasto e da condivisione».
La “Lar” è stata subito un successo tanto che è andata rapidamente esaurita la prima “cotta” da cinquecento litri. In questo periodo natalizio per l’azienda le vendite sono andate piuttosto bene, con grande apprezzamento in particolare per la richiestissima crema di lardo e per il cotechino. Il salame di coscia “Bon Tresor” è stato anche l’unico salume valdostano citato sul manuale dei salami crudi “Fette di Bontà”.
«Abbiamo puntato molto sul commercio on line, creando una piattaforma di e-commerce in cui diamo spazio anche ad altre aziende agricole. - conclude Elisa Urbano - Crediamo che la forza stia proprio nella collaborazione, nel proporre su internet l’offerta completa dell’agricoltura valdostana».