In vendita il castello di Montalto Dora La cifra richiesta: 4,85 milioni di euro
Non scatenerà sicuramente le polemiche che da mesi appassionano la Valle d’Aosta sulla vendita del castello di Introd, ma la recente notizia che è stata posta sul mercato l’affascinante rocca di Montalto Dora non mancherà di interessare gli appassionati di storia e di castelli valdostani. In effetti pur distando una dozzina di chilometri dal confine della Valle d’Aosta il grande complesso fortificato di Montalto è da sempre molto legato alla nostra regione, trovandosi sulla Via Francigena e anche perché la famiglia Vallaise ne fu proprietaria dal 1732, assumendo il titolo di conti di Montalto e che proprio nella chiesa parrocchiale del paese sono sepolti gli ultimi discendenti, come il famoso generale Alessandro, ministro degli Affari esteri del Regno di Sardegna, che a Montalto viveva in quella che è nota come Villa Casana, da lui trasformata in un ampio e sontuoso palazzo e attualmente in vendita.
Affidato dai suoi proprietari all’Agenzia Romolini Immobiliare di Arezzo, da qualche giorno è offerto sul mercato pure il castello, a cui si accede passando proprio davanti a Villa Casana. La sagoma del complesso fortificato di Montalto Dora è talmente imponente da essere visibile a chilometri di distanza e di esso si ricordano gli importanti interventi di restauro promossi da Alfredo De Andrade insieme a Carlo Nigra agli inizi del Novecento, durante l’ampia campagna che interressò pure i castelli di Verrès e di Fénis e quello di Pavone Canavese. Costruito in cima al Monte Crovero intorno all’anno Mille e citato per la prima volta nel 1140, il castello di Montalto vanta una lunga storia, visto che era posto a controllo della strada che portava ai passi della Valle d’Aosta. Dal 1344 di proprietà diretta dei Savoia, nel 1641 il castello venne assediato dai francesi e gravemente danneggiato. Dopo i lavori condotti dall’architetto De Andrade e dall’ingegner Nigra, dal 1965 al 1985 è avvenuta una campagna di recupero degli edifici all’interno della cinta, tra i quali la bellissima e preziosa cappella del 1400 con la sua torre campanaria. Negli ultimi anni, l’attuale proprietà ha poi ripreso e portato a termine altri interventi di restauro funzionali sia agli interni che agli esterni, insieme alla valorizzazione del vasto parco, che si estende su oltre 60mila metri quadrati e che ingloba un castelletto all’ingresso della proprietà e una cascina, entrambi da ristrutturare.
Aperto saltuariamente per ospitare appuntamenti culturali ed eventi privati, il castello di Montalto Dora si sviluppa su di una superficie 2.030 mila metri quadri intorno al grande cortile ed ospita le antiche cantine, sale e saloni, grandi camini, cucine e dispense, biblioteche e sale di lettura, numerose camere da letto e l’alloggio del custode. Il tutto all’interno dell’alto perimetro di mura lungo 180 metri, con 4 torri circolari agli angoli e il camminamento ristrutturato da Alfredo De Andrade.
La messa sul mercato del castello di Montalto al prezzo richiesto dalla Romolini Immobiliare di 4,85 milioni di euro si aggiunge a quelle dei mesi scorsi che riguardano altri importanti fabbricati storici del Canavese, come i castelli di Pavone, San Giorgio e Parella. D’altronde la crisi degli ultimi 2 anni ha talmente limitato gli eventi da causare gravi difficoltà agli imprenditori del settore. Di conseguenza sono stati posti in vendita numerosi gioielli storici e architettonici alle porte della Valle d’Aosta. L’unico finora ad avere trovato un compratore è stato quello di Montestrutto, a Settimo Vittone, acquistato dal professore universitario di storia dell’arte all’Università di Towson a Baltimora Karl Fugelso, con una richiesta di 1 milione e 190mila euro. Recentemente aperto al pubblico in occasione delle Giornate del Fai di primavera il castello di Montestrutto ha avuto oltre 2mila visitatori.