“In Valle d’Aosta presenti ottanta lupi: monitoraggio costante”

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L’adozione di un piano di azione per la gestione del lupo è stata oggetto di un’interpellanza presentata nel corso della seduta del Consiglio Valle di mercoledì scorso, 27 gennaio, dal gruppo Pour l’Autonomie.

«Quale è la strategia per limitare la presenza del lupo nei centri abitati? - ha chiesto il consigliere Augusto Rollandin ricordando i recenti episodi della presenza del predatore alla periferia di Aosta e nelle vicinanze di abitazioni in diversi Comuni - Verrà adottato un piano di intervento specifico? E’ prevista una campagna di comunicazione sui rischi e i comportamenti da adottare per evitare problemi alla popolazione?».

«Comprendiamo l’inquietudine dei cittadini ma bisogna tenere conto che viviamo una situazione comune a tutte le regioni in cui il lupo è presente. - ha risposto l’assessore all’Agricoltura e alle Risorse naturali Davide Sapinet - Questo fenomeno è uno dei soggetti che ho affrontato fin dall’inizio del mio mandato con le strutture competenti dell’Assessorato e del Corpo Forestale. Le ragioni degli avvistamenti ravvicinati di queste ultime settimane sono principalmente due: la prima, dovuta al numero dei lupi sul nostro territorio, circa settanta o ottanta; l’altra è dovuta ai giovani esemplari che cercano un nuovo territorio in cui installarsi». «E’ nostro dovere - ha aggiunto l’assessore Davide Sapinet - garantire le azioni necessarie non soltanto alla sicurezza ma anche alla serenità di tutta la popolazione. La situazione è costantemente monitorata. Per esempio, mi sono recato recentemente ad Arvier al fine di verificare con i tecnici un episodio di avvicinamento. Più in generale, tengo a garantire l’attenzione da parte di tutte le stazioni forestali della regione. La settimana scorsa un cane è stato attaccato a Cogne».

«In Valle d’Aosta è già presente, di fatto, una strategia operativa per la gestione di questi lupi che sono definiti confidenti: la sorveglianza da parte del Corpo forestale è immediata per determinare se e come intervenire. - ha proseguito Davide Sapinet - Devono essere applicate delle misure preventive (ad esempio l’eliminazione delle risorse alimentari) ed eventualmente delle misure dissuasive. Tengo a sottolineare che coloro che hanno occasione di documentare la presenza di lupi devono rivolgersi al numero 1515. E’ importante un cambiamento di prospettiva sula specie lupo, non solo come animale da proteggere ma pure come specie da gestire. In quest’ottica, il tavolo tecnico con i rappresentanti delle comunità locali sarà reso di nuovo operativo. Condivido l’importanza della comunicazione, che è uno dei principali obiettivi del progetto Life Wolfalps-Eu, di cui la Valle d’Aosta è partner. Un’azione specifica in questo campo è prevista fin da quest’anno. Affrontiamo la questione anche per quanto riguarda i danni causati al settore agricolo: in effetti un programma sperimentale è in corso di elaborazione in collaborazione con l’Arev e l’Institut Agricole».

«E’ importante approvare una legge regionale analoga a quella di Trento e Bolzano, che possa rappresentare un punto di riferimento per intervenire. - ha replicato Augusto Rollandin - Il nostro gruppo ha intenzione di presentare un progetto di legge perché è essenziale proteggere l’attività dell’agricoltura, indennizzando innanzitutto i danni subiti e rassicurando la cittadinanza. La presenza del lupo inquieta e rischia di compromettere il turismo. Bisogna trovare una soluzione».

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