In Valle d’Aosta il fabbisogno di infermieri è di 720 unità
Il fabbisogno stimato di infermieri in Valle d’Aosta, tenuto conto anche delle attività richieste a seguito dell'emergenza Covid-19, è di 720 unità ed è destinato ad aumentare in base ai nuovi standard per l'assistenza territoriale e al Piano regionale della salute e del benessere sociale. Il dato è stato reso noto durante l’ultimo Consiglio Valle dall’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse rispondendo a un’interpellanza del gruppo Lega Vallée d'Aoste. «La turnistica viene definita sulla base dell'articolazione oraria necessaria nelle diverse sedi aziendali - ha poi precisato l’assessore Roberto Barmasse - ed è in previsione l'acquisto di un programma che consentirà la programmazione annuale dei turni. Per quanto riguarda il rapporto di lavoro, l'Azienda Usl oggi applica le disposizioni previste dal contratto nazionale, peraltro in scadenza, che prevede un'esclusività, che sarà probabilmente riproposta anche nel nuovo contratto».
Nel dettagliare le attività formative predisposte dall'Azienda Usl nell'ambito del piano annuale di formazione continua che è integrato semestralmente, l'assessore Barmasse ha segnalato che «Dal 2011, opera nell'Usl il Comitato scientifico che ha come obiettivo principale la verifica della congruenza tra il fabbisogno formativo e i contenuti di progetti formativi, con una visione d'insieme che evita duplicazioni di tematiche. Inoltre il Comitato supporta anche la Direzione strategica e l'Ufficio formazione un'ottica di miglioramento continuo della qualità della formazione».
Sulle politiche di valorizzazione e mantenimento in servizio del personale infermieristico, l'Assessore ha evidenziato che «Il piano dell'Usl prevede una serie di azioni, tra le quali: sostegno logistico dei nuovi assunti con alloggi a prezzi calmierati, lo sviluppo di una campagna informativa della figura infermieristica negli istituti scolastici regionali in collaborazione con l'Assessorato dell’Istruzione, una formazione continua basata sui bisogni formativi espressi; indennità di attrattività, l’ampliamento delle convenzioni con le università per dare la possibilità al personale che frequenta i master di fare un tirocinio clinico in sede, modelli organizzativi per valorizzare la professionalità dell'infermiere, il supporto per la stesura di articoli scientifici a chi ne fa richiesta. Con l'entrata in vigore del nuovo contratto, c’è inoltre la possibilità di valorizzare la figura infermieristica con l’attribuzione di incarichi di posizione, di funzione organizzativa e di funzione professionale».