In Valle d’Aosta continua la gara di solidarietà per i profughi ucraini

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Pandemia e profughi dall’Ucraina. A fare il punto sulle 2 emergenze è stato il presidente della Regione Erik Lavevaz in apertura della seduta del Consiglio Valle di mercoledì scorso, 23 marzo. «Questa è l’ultima riunione del Consiglio Valle che si svolge nello “stato di emergenza” decretato per affrontare la pandemia, che si concluderà con la fine di marzo. - ha sottolineato il presidente Lavevaz - In questi mesi le restrizioni si sono sempre più allentate, e da venerdì 1° aprile verrà fatto un passo ulteriore verso la normalità, ancora da recuperare pienamente. I dati di questi ultimi giorni parlano di una risalita dei numeri dei contagi: la nostra attenzione è però sulla situazione ospedaliera, che continua a migliorare. Stiamo insomma uscendo dall’emergenza, ma non siamo ancora pienamente fuori dalla pandemia. Sono ancora necessari alcuni strumenti creati in questi 2 anni per affrontare il contagio, dalla disponibilità del Covid hotel a spazi adeguati per le vaccinazioni: per questo ringrazio chi continua a lavorare in questa direzione, permettendoci di affrontare con serenità quelli che speriamo essere gli ultimi passi».

Il presidente Erik Lavevaz ha quindi affrontato il tema della gestione dell’emergenza legata all’accoglienza dei profughi ucraini, che stanno arrivando anche in Valle d’Aosta in queste settimane. «Voglio anzitutto evidenziare come la risposta della nostra comunità sia stata particolarmente coesa e ricca, in questa prima fase: - ha dichiarato il presidente Lavevaz - le diverse iniziative si sono armonizzate in un messaggio chiaro di solidarietà e di accoglienza. La collaborazione tra le amministrazioni locali, con Regione ed Enti locali e l'Azienda Usl, si è da subito affiancata a un coordinamento con il Terzo settore che ha permesso di dare risposte coese. Un ruolo centrale è quello ricoperto dalla Croce Rossa, che ha fatto in modo che la sua sede di Villeneuve diventasse il punto di accesso per chi arriva in Valle d’Aosta: alla data di martedì scorso erano quasi 200 le persone transitate da Chavonne, dove viene messa in campo la prima presa in carico sanitaria e dove si formalizza il primo contatto con chi arriva. Lo sforzo comune di Protezione Civile, Enti locali, Azienda sanitaria e mondo del volontariato ha quindi permesso di trovare una sistemazione per circa 40 persone che non avevano già una soluzione abitativa indipendente. Il lavoro di coordinamento continua, in questi giorni, mentre guardiamo con orrore quanto accade in Ucraina e continuiamo a chiedere che il conflitto si arresti al più presto».

Profughi attesi a FénisPeraltro tra oggi, sabato 26, e domani, domenica 27, a Fénis è atteso l’arrivo di cinquanta profughi ucraini, perlopiù donne e bambini. Il sindaco Mattia Nicoletta annuncia che «Alloggeranno nella palestra comunale lo stretto necessario per trovare loro una sistemazione più confortevole in strutture o famiglie che hanno già dato la loro disponibilità per accoglierli». Inoltre, prosegue il sindaco Nicoletta, «I pasti saranno preparati nella cucina del Tsanté de Bouva dalla Protezione civile e il tutto non dovrebbe durare più di una settimana».Fondi agli alpini

Saranno destinate alla Sezione Valdostana dell'Associazione Nazionale Alpini i 3.650 euro raccolti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil della Valle d'Aosta nella mattinata dell'8 marzo scorso, Giornata della donna. I sindacati hanno messo in vendita, in un gazebo in piazza dell'Arco d'Augusto ad Aosta, fiori di mimose, raccogliendo offerte per l'emergenza per la guerra Ucraina. Gli alpini destineranno i fondi all'acquisto e alla distribuzione di presidi medici, medicinali e alimentazione per bambini. «Questi fondi - spiegano Vilma Gaillard, Jean Dondeynaz e Ramira Bizzotto, rispettivamente segretari di Cgil, Cisl e Uil della Valle d'Aosta - saranno utilizzati per attività legate all'emergenza, provocata da questa assurda guerra, che mette in condizioni di difficoltà donne, bambini, giovani e anziani. Abbiamo pensato a un'azione mirata, così abbiamo deciso di dare agli alpini di Aosta, l'intera somma raccolta». Gli aiuti arriveranno in Ucraina grazie alla collaborazione delle penne nere della Lombardia.

Solidarietà dal Soroptimist Anche il Soroptimist Club Valle d’Aosta aiuta i profughi ucraini, aderendo all’iniziativa della presidente nazionale Giovanna Guercio, che ha aperto una sottoscrizione per destinare immediatamente fondi all’emergenza. Il contributo deliberato è di 3.500 euro che vanno ad aggiungersi a quelli di oltre 5mila socie del Soroptimist, organizzate in 160 club italiani. Il protocollo d’intesa, firmato dal Soroptimist International e dalla Protezione civile dell’Associazione Nazionale Alpini, si è concretizzata, in questa prima occasione di collaborazione, nella donazione di una tensostruttura consegnata alla Protezione civile che opererà con il supporto tecnico e operativo dell’Ana. Il Club Valle d’Aosta, presieduto da Alessandra Fanizzi, ha voluto fare un ulteriore passo: il Direttivo ha, infatti, votato una raccolta fondi tra le socie destinata a supportare i bisogni dei profughi che giungeranno nella nostra regione. La disponibilità dell’AdavaL’Adava ha sottoscritto con la Protezione civile della Valle d’Aosta un accordo-quadro finalizzato ad assicurare l’ospitalità delle persone provenienti dall’Ucraina, in conseguenza dell’emergenza umanitaria in corso, nelle strutture ricettive, qualora non sia possibile l’accoglienza tramite il Centro di Accoglienza Straordinario o il Sistema di Accoglienza e Integrazione. L’accordo-quadro sottoscritto non limiterà i gestori delle strutture ricettive ospitanti nell’esercizio dell’attività, che potranno infatti ospitare anche altri utenti, né sostituisce eventuali accordi in essere a livello territoriale. In sostanza, nel momento in cui la Protezione civile formulerà, di volta in volta, le eventuali necessità di camere, sarà premura dell’Adava diffondere tale richiesta tra le strutture associate, raccogliere le disponibilità e comunicarle prontamente alla stessa Protezione civile che riconoscerà i seguenti importi massimi (Iva inclusa e tasse di soggiorno escluse): pernottamento (colazione inclusa) 20 euro al giorno a persona, pensione completa 40 euro al giorno a persona e gratuità per i minori fino ai 2 anni di età.

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