«In Valle d’Aosta chi non è vaccinato rischia venti volte di più il ricovero»

«In Valle d’Aosta chi non è vaccinato rischia venti volte di più il ricovero»
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Aumentano le richieste di vaccini, alcuni medici di base sono sospesi e si prepara il concorso per infermieri: i dati della situazione Covid in Valle d’Aosta sono stati presentati agli organi di stampa ieri, venerdì 1° ottobre, dall’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali Roberto Barmasse e, per l’Azienda Usl della Valle d’Aosta, dal commissario Massimo Uberti, dal direttore sanitario Guido Giardini e dal direttore amministrativo Marco Ottonello.

Medici ed infermieri,

il punto della situazione

«Ogni caso deve essere valutato singolarmente» evidenzia il commissario dell’Usl Valle d’Aosta Massimo Uberti in merito ai medici e ai sanitari sospesi. «Dei 52 professionisti che avevano chiesto di rinviare la vaccinazione - riferisce Massimo Uberti - alcuni si sono messi in regola e abbiamo sospeso gli altri 42, che comunque non sono medici. Questi ultimi sono invece un gruppo variegato: alcuni hanno presentato giustificazioni facili da verificare, ad esempio se hanno avuto il Covid, in altri casi ci sono ragioni di salute, definitive o temporanee. In questo momento i medici sospesi sono 5 di cui 2 dipendenti e 3 liberi professionisti, che sono quindi sospesi dall’Ordine e dalla convenzione con l’Usl. Non è una questione disciplinare che si presti a ricorsi, ma solo l’applicazione della legge». Resta la difficoltà di reclutamento, dal momento che anche in condizioni normali ci sono pochi candidati rispetto ai posti. «Stiamo riuscendo a coprire carenze di operatori socio sanitari, infermieri e logopedisti - precisa il commissario Massimo Uberti - e abbiamo già ricevuto 239 domande per il concorso per infermieri. Di questi, 39 avevano già la prova di francese e li abbiamo contattati per un contratto a tempo determinato. Speriamo si vaccinino tutti, abbiamo appena bandito 23 concorsi di specialità diverse, facciamo di tutto per non ridurre i servizi, è un momento difficile e di superlavoro».

Preoccupazione

per chi non si vaccina

Con la richiesta del Green pass sui luoghi di lavoro, sono aumentate le richieste di vaccino: dalle 20-30 giornaliere di qualche settimana fa, si sono superate le 200 al giorno. Intanto il prezzo calmierato per i tamponi porta la spesa a 15 euro per gli adulti e 8 per i bambini. Le farmacie aderenti sono 33 su 47 ma l’elenco sarà aggiornato in base a rinunce e aggiunte. «Siamo ancora leggermente al di sotto della copertura vaccinale italiana. - rileva il commissario Uberti - Speriamo che questo stimolo possa migliorare la nostra performance. Non è più un problema di dosi, ma di convincere le persone che i vantaggi sono di gran lunga superiori ai rischi dei vaccini. Stiamo cercando di riorganizzarci in funzione di un incremento di richieste di tamponi, siamo pronti ad essere flessibili in base alla domanda».

Tra metà giugno e settembre, i contagi per Covid sono stati 25 di persone vaccinate, su 84mila, e 39 su 25mila non vaccinate. «Questo ci dice che il rischio di contagio per i non vaccinati è di 5 volte superiore. - calcola il commissario Massimo Uberti - Se però guardiamo i ricoveri, tra i quali l’unico decesso è di una persona non residente, abbiamo avuto 3 vaccinati e 15 non vaccinati: guardando i numeri, risulta che il rischio è di 20 volte superiore per i non vaccinati».

Tra i dati comunicati dal direttore sanitario Guido Giardini, emerge che si avvicina l’80 per cento di vaccinati, e l’immunità di gregge. «I nostri numeri sono bassi grazie a terapie con anticorpi monoclonali, di cui siamo virtuosi» sostiene Guido Giardini. «Le cure con monoclonali vengono somministrate anche in day hospital - aggiunge Massimo Uberti - intervenendo molto precocemente si possono evitare ricoveri. In Valle abbiamo 220 trattamenti, rispetto agli 800 del Piemonte e i 1.200 della Lombardia. Siamo la regione che in assoluto fa più anticorpi monoclonali: per noi è una necessità perché con un solo ospedale bisogna mantenere basso il numero di ricovero di pazienti covid».

«Non nascondo che le persone che non si vaccinano siano causa di preoccupazione, per l’ospedale e per le strutture pubbliche. - ammette l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse - Stiamo prendendo accordi con la Sovraintendenza agli studi per sensibilizzare attraverso le scuole, ma il messaggio riguarda i genitori che scelgono per i figli. Personalmente mi dispiace molto, magari un senso di appartenenza, civico, più importante sarebbe opportuno, è vero che abbiamo dei diritti ma abbiamo anche dei doveri».

Infine, secondo i dati riportati ieri, venerdì 1° ottobre, nel bollettino di aggiornamento diffuso quotidianamente dalla Regione sulla base dei numeri dell'Usl, sono 12 i nuovi casi di positività al Covid-19 rilevati in Valle d'Aosta nelle ultime 24 ore, su 137 tamponi refertati. I guariti nell'ultima giornata sono 6. Così, il numero dei positivi attuali sale a 78. Tra i positivi, 76 sono in isolamento domiciliare e 2, sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Umberto Parini di Aosta. Nessuno è in Terapia intensiva.

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